PALERMO – Tutti assolti. Due ex presidenti della Regione e quattro ex assessori non sono responsabili dell’inquinamento da smog. Davanti al Tribunale presieduto da Vittorio Alcamo cade l’accusa per Raffaele Lombardo e Salvatore Cuffaro (erano difesi dagli avvocati Massimo Motisi il primo e Nino Caleca, Claudio Gallina Montana e Marcello Montalbano per Cuffaro) e per gli ex assessori all’Ambiente: Francesco Cascio, Rossana Interlandi (avvocato Francesca Romana De Vita), Giuseppe Sorbello e Giovanni De Mauro.
Rispondevano tutti di omissione di atti d’ufficio perché non avrebbero adottato misure per contrastare lo smog, nonostante fossero a conoscenza dei dati allarmanti sulla qualità dell’aria. Agli ex amministratori, in particolare, sulla base della legge regionale 15 del 2000, veniva contestato il non avere diffidato i dirigenti regionali a disporre i provvedimenti idonei a diminuire l’inquinamento e successivamente, vista la loro inerzia, di non avere nominato un commissario ad acta come impone la normativa.
I livelli del biossido di azoto avrebbero oltrepassato il limite annuale per la protezione della salute umana a Palermo tra il 2002 e il 2009, a Caltanissetta e Gela tra il 2007 e il 2009, a Catania tra il 2003 e il 2009 a Messina nel 2008 e nel 2009 e a Siracusa negli anni 2007 e 2009.
“Ho sempre avuto fiducia nella magistratura e con rispetto ho atteso che la giustizia facesse il proprio corso”, dice Cascio.” Nonostante le richieste di condanna della procura a 1 anno e 4 mesi di reclusione e ad un risarcimento danni quantificato dall’Avvocatura dello Stato in svariati milioni di euro, ho creduto con altrettanta fede nell’esito positivo del processo, che oggi finalmente arriva, mettendo fine ad un calvario. Dopo anni dall’inizio del procedimento – continua Cascio – esco fuori dal tunnel nel quale mediaticamente ero stato trascinato”.