CATANIA – Il terremoto che ha investito la Sis, la Società Interporti Sicilia e il suo amministratore unico Rosario Torrisi Rigano, finendo per coinvolgere due assessori dello scorso governo regionale e per portare agli arresti domiciliari pure un volto noto della politica come l’ex deputato Antonino D’Asero – oltre all’imprenditore Salvatore Luigi Cozza e alla dipendente della Sis, molto vicina a D’Asero, Cristina Debora Sangiorgi – ha origine proprio dalla posizione di quest’ultima.
È quello relativo a Sangiorgi uno dei punti da cui l’inchiesta è partita. Secondo l’accusa, la donna, molto vicina a D’Asero, avrebbe falsamente dichiarato di essere in possesso del titolo di “dottore in Scienze politiche” conseguito all’università Kore nell’anno accademico 2009/2010, titolo che tuttavia, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, non avrebbe mai conseguito. Ed è sempre per lei, secondo l’accusa, che sarebbero giunte pressioni indebite ai danni di Torrisi, indotto a revocarne il licenziamento e a garantirle una posizione lavorativa gradita.
Nel caso sono indagati, come detto, anche Marco Falcone, oggi assessore all’Economia, per fatti contestati in relazione al periodo in cui era in carica, nella scorsa legislatura, come assessore alle Infrastruttre della Regione, nonché l’ex vicepresidente della Regione Gaetano Armao, e l’ex assistente parlamentare e coordinatore della segreteria di Falcone, Giuseppe Li Volti. Secondo l’accusa, Falcone, Armao e Torrisi sarebbero gli esponenti dell’ex giunta regionale a cui si sarebbe rivolto D’Asero per intercedere con Torrisi in favore della Sangiorgi. Va evidenziato che per Falcone, Armao e Li Volti il gip ha respinto ogni ipotetico provvedimento.
Tra le intercettazioni, che documenterebbero presunte pressioni in favore di Sangiorgi, ve n’è una tra Torrisi e l’ex vicepresidente Armao, in cui quest’ultimo, riferendosi alla donna, dice a Torrisi di parlarne con D’Asero.
Armao: “Si faccia aiutare… si faccia aiutare… so che questa persona è vicina ad una persona che io stimo molto che è l’onorevole”.
Torrisi: “D’Asero?”
Armao: “D’Asero, esatto! Che è persona perbene”
Torrisi: “…per carità”
Armao: “Se lo chiami che è un signore… se lo chiami… è un collega professionista”
Torrisi: “Io ho tentato, avevo tentato di avere un abboccamento con lui per cercare di affrontare.. vedere di.. di soddisfare nei limiti del (inc.)…”
Armao: “…di convivenza civile io non dico che uno deve diventare amico.. però dico…”.