FAVARA – Si cerca un killer professionista per l’omicidio di Salvatore Lupo, il quarantacinquenne ex presidente del consiglio comunale di Favara assassinato ieri pomeriggio.
Tre colpi, due a segno
L’assassino ha sparato un primo colpo con un revolver calibro 38, fallendo il bersaglio, altri due colpi hanno raggiunto Lupo alla testa mentre tentata di fuggire verso il bagno. Al momento non si segue la pista mafiosa tanto che le indagini sono coordinate dalla Procura di Agrigento, diretta da Luigi Patronaggio, e non dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Potrebbero esserci dei dissidi economici dietro l’omicidio. La vittima aveva forti contrasti con delle persone, ma è stata una mano fredda e spietata ad ucciderlo.
L’arrivo in Porsche
Lupo ieri pomeriggio è giunto al volante della sua Porsche Macan nel bar di via IV novembre. È andato in bagno, poi stava prendendo un gelato quando è stato raggiunto dal killer entrato nel locale. Era ormai in trappola nel piccolo “American Snack Bar”.
Nessuno ha visto
All’interno c’era solo il barista che sostiene di non avere visto il killer in faccia. Neppure le persone in strada dicono di avere notato o sentito qualcosa di strano. Il bar non è inquadrato da una telecamere, ma si cercano altre immagini che potrebbero avere ripreso l’arrivo del killer e la sua fuga probabilmente assieme a un complice che lo attendeva fuori dal locale.
I precedenti giudiziari
In passato Lupo è stato arrestato perché avrebbe imposto ad alcuni dipendenti di una comunità di restituire parte dello stipendio. Poco tempo fa era finito sotto processo, insieme ad altre 6 persone, per alcuni presunti maltrattamenti subiti da alcuni disabili psichici in una comunità. Mai però il suo nome era emerso in contesti di criminalità organizzata. Ad ucciderlo Ieri sarebbe stato un professionista a volto scoperto che potrebbe avere agito anche su commissione.