“ Quando arriverà un Natale di rinnovamento autentico per noi siciliani?” Arriverà quando i siciliani smettono di pretendere favori. Arriverà quando i siciliani smettono di credere che le regole si applicano al vicino e non a se. Arriverà quando i siciliani TUTTI pagano le tasse. Arriverà quando i siciliani smettono di sporcare ovunque trattando l’isola come fosse una discarica. E’ molto semplice…..qui ci comportiamo male


Non ho parole!!!!! Ma dove si crede di vivere in una città della Valle D’Aosta o del Veneto. Intanto ha parlato di autoreferenzialità questo è vero in capo ai suoi dirigenti promossi con 100 o quasi senza alcun merito tranne qualcuno con un merito discutibile. Mi chiederei perchè quando Sindaco era Orlando la capacità riscossiva tributaria non è aumentata? il ragioniere generale e il dirigente dei tributi sono stati sempre gli stessi alla faccia della rotazione prescritta in ogni piano anticorruttivo. Forse non avevano i mezzi o le persone adatte????
una città impegnata a cambiare in peggio a partire dal dopoguerra e a sentire le cronache le nuove generazioni sono da brivido. Nei fatti stiamo per contendere a Crotone ogni primato negativo
Infatti è cambiata in peggio.
Ha iniziato la campagna elettorale ma i palermitani risponderanno come si deve
Da decenni, Palermo sembra vivere in una bolla temporale dove nulla cambia realmente, se non le facce dei politici che, ciclicamente, promettono rinnovamento, trasparenza, sviluppo. In realtà, sotto la patina delle dichiarazioni ufficiali e dei proclami di “rinascita”, resta incancrenito un sistema strutturalmente corrotto, inefficiente, impermeabile al merito e ostile a ogni tentativo reale di cambiamento.
Il vero potere a Palermo non è nei palazzi istituzionali, ma in quella rete opaca di interessi trasversali tra politica, imprenditoria parassitaria e burocrazia collusa, che si autoalimenta da decenni. Non è solo questione di mafia — sebbene essa continui a esercitare un’influenza silenziosa ma presente — quanto di un “sistema Palermo” fatto di clientelismo, favori, concessioni opache, e di una cultura dell’impunità che scoraggia il cittadino onesto e competente.
Gli uffici pubblici sono spesso fermi, inefficienti, non per mancanza di personale ma per il disinteresse sistemico verso il servizio pubblico. Le pratiche si perdono in un labirinto kafkiano di ritardi, omissioni e piccole estorsioni morali. Chi cerca di fare impresa onestamente si trova di fronte a una giungla di ostacoli, mentre chi ha “santi in paradiso” o legami ambigui riesce ad avanzare senza difficoltà.
Il paradosso è che Palermo è una città con potenzialità straordinarie: cultura millenaria, posizione geografica strategica, capitale di una regione unica al mondo per bellezza e risorse. Ma tutto questo viene sistematicamente mortificato da una classe dirigente incapace — o peggio, non intenzionata — a costruire una governance moderna, trasparente e orientata al bene comune.
E intanto il cittadino onesto, il professionista capace, il giovane con idee innovative scappa. Non per codardia, ma perché questo sistema è impermeabile al cambiamento dal basso. Chi resta spesso si adatta, si rassegna o si piega. La fuga di cervelli e di energie vitali è la conseguenza naturale di un ambiente tossico dove non esistono reali incentivi alla legalità, al merito, all’innovazione.
Il punto non è la mancanza di alternative. I progetti, le visioni, le idee ci sono. Ma vengono sistematicamente ignorate, boicottate, o strangolate da un apparato che non ha alcun interesse a mettersi in discussione. E allora le parole dei politici suonano vuote, offensive, ogni volta che parlano di “cambiamento” senza mettersi realmente contro i poteri che bloccano questa città.
Palermo non cambierà finché il cittadino sarà considerato un suddito, il merito una minaccia, l’onestà un’ingenuità. Finché non si spezzerà la catena di complicità che tiene insieme le leve del potere, nulla potrà davvero migliorare. Non servono solo buone intenzioni: serve uno scontro culturale e civile profondo, radicale, senza sconti.
Solo allora si potrà davvero parlare di cambiamento. Fino a quel momento, Palermo resterà il simbolo tragico di ciò che l’Italia potrebbe essere, ma non riesce (o non vuole) diventare.
Leggo con stupore mi dispiace che una persona intelligente come il prof lagalla sembra non vedere la quotidiana realtà. Corretto tutelare tutti, le minoranze per primo, ma chi tutela i residenti delle zone dove manifestano le cosiddette minoranze, dove si organizzano in continuazione mercatini ed altro. I cittadini sono tutti uguali …forse …e non voglio parlare della munnizza ho più volte segnalato al comune l abbandono di rifiuti in pieno centro ( piazza sant oliva) e non è difficile capire chi sia l indisciplinato, ma capisco che i miei appelli sono invani per una amministrazione autoreferenziata … peccato abbiamo votato per il cambiamento ma purtroppo non è cambiato nulla … Tomasi di Lampedusa docet
me lo auguro!!!!!
Ma a chi dare il ns voto?????? da destra a sinistra i consiglieri comunali in carica non sono granchè, pensano ai fatti loro e non della città, manca a loro la Vision di una Palermo felice e con servizi che funzionano. Guardate la differenza al Foro Italico Cala tra la manutenzione condotta dall’Ente Porto è quella del Comune che fa piangere.
Parlare, parlare, mettere in luce i problemi e nn risolvere niente. Abito a Mondello, zona valdesi e da sempre chiedo l intervento dei vigili per la zona pedonale. Ogni giorno, mattina, sera e notte è meta di ragazzi con macchinette e motorini posteggiato dove meglio credono. Piante (vasi in cemento) e panchine distrutte da un vandalismo senza pietà. Adulti che con macchine si infilano per uscire da una traversa diversa da quella dalla quale sono entrati. Vigili urbani assenti. Ho segnalato al Presidente di quartiere lo stato del degrado e “gli uffici” hanno fatto lo scaricabile. Nessuno sa a chi compete il controllo e/o la sostituzione degli arredi. Ne approfitto pure per segnalare che ogni mattina a Piazza Caboto un giardiniere annaffia la villa (?) e a piazza Valdesi nn si vede un giardiniere. Per nn parlare della sosta selvaggia sui marciapiedi. Ma é un così difficile usare dei deterrenti, mettere delle telecamere nella zona pedonale, delle barriere…
Il sindaco evidentemente ha la fortuna di abitare in una città diversa da quella che “amministra” altrimenti non si spiegherebbe questo scollamento dalla realtà. Di sicuro gli difetta un po’ di sana autocritica e una visione che vada oltre le 2 settimane. A proposito, quando ha deciso che aprirà finalmente lo svincolo per il Forum?
Signor sindaco mi sono accorto del cambiamento in atto una volta si poteva tranquillamente andare a mondello a prendere il fresco della notte in compagnia di amici e di un gelato ora di notte a mondello puoi solo prendere legnate a proposito ma gli autovelox di ultima generazione che rilevano infrazioni assicurazione non pagata bollo auto è evaso e mancata revisione sono sicuro che da domani saranno in azione a mondello
Mi sembra normale che un sindaco rivendichi i propri sforzi per migliorare la città che amministra. Nonostante tutti i tentativi ritengo che fin quando il panormosauro continuerà a marchiare il territorio non ci sarà speranza di evolversi in positivo. Piuttosto noto che le giovani generazioni vadano a peggiorare per quanto riguarda il senso civico.
Purtroppo il Sindaco è qualche suo assessore vivono in una Palermo che non conoscono, non vedono nulla, il loro mondo è avulso dalle realtà quotidiana , loro sono felici, il palermitano vero conosce questa città, purtroppo sono accecati dal loro ego e dal benessere della loro insensata vita fatta solo di poltrone e potere. Oggi gli uffici sono in grave carenza di organico, loro non hanno capito che tra circa cinque anni il comune non esisterà più, le cose andranno sempre peggio. Grazie Sindaco
Ma dov’è vive ? DIMETTITI HAI FINITO UNA CITTA NON SI PUO CAMMINARE PIU MA CHI TI HA Votato?
Forse non vive a Palermo ,lo rivedremo durante la campagna elettorale per altre promesse che si aggiungeranno a quelle non mantenute.
Incommentabile, non ci sono parole!! Palermo è ormai SOLO una città a misura del turista mordi e fuggi che sbarca dalla navi crociere, percorre da via E.Amari, poi zona teatro Massimo, via Maqueda, c.so V.Emanuele mangia cibo da strada e ritorna sulle navi, contento di avere visitato Palermo ( in realtà non ha visto e capito niente ! ). Viceversa chi ci DEVE vivere conduce una guerra a cominciare dalla mattina presto fino a sera ( se tutto va bene ! ). Reitero : Palermo città abbandonata e da abbandonare!!
Palermo sporca violenta senza servizi una città allo sbando sindaco lagalla e amministratore comunale inefficiente e inesistente. Tributi aumentati stipendi sindaco e assessori aumentati qualità della vita sottozero
…mi dispiace Sindaco , ma la città rimane da terzo mondo!
La via Sadat, strada strategica per raggiungere il porto per chi proviene da Trapani è chiusa da un mese. La chiusura è stata fatta in concomitanza con la Fiera del mediterraneo, manifestazione che è sembrata più un area “movida” che fiera campionaria. Il disagio per camion, articolati e mezzi pubblici è evidente. Le strade in ittà sono pien di buche che diventno voragin,talvolta vengono tansennate senza itervento. La vta è adesso, e a Palermo è diventata difficile.