Intervista a Totò Cuffaro: Schifani e Lagalla bis, poi le ambizioni Dc

Schifani e Lagalla bis, le ambizioni della Dc alle Regionali: parla Cuffaro

Alla vigilia della Festa dell'Amicizia di Ribera
L'INTERVISTA
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PALERMO – Le conferme di Renato Schifani e Roberto Lagalla rispettivamente per la presidenza della Regione Siciliana e per il Comune di Palermo, l’asse con la Lega in vista delle elezioni e le aspirazioni della sua Democrazia cristiana “che alle prossime Regionali potrebbe raggiungere il 13-14%”. Totò Cuffaro risponde al telefono mentre sta limando i dettagli della Festa dell’Amicizia di Ribera, che si aprirà domani, venerdì 3 ottobre, nella cittadina agrigentina considerata roccaforte dello scudocrociato.

La terza edizione, ormai un appuntamento fisso della politica.
“Abbiamo messo a punto un programma ricchissimo di contenuti e personalità. Parleremo di tanti temi (sanità, immigrazione pace, agricoltura) con relatori di qualità. Una festa di storia, cultura, riflessione”.

La Festa dell’Amicizia sarà anche un evento al quale la politica regionale guarderà con interesse.
“Certamente, sarà anche una festa politica. Avremo parecchi interventi sotto questo aspetto. penso ad esempio ai sindaci, che si interrogheranno sul futuro dei comuni e sul dramma dei rifiuti che pesa sulle casse degli enti locali. Se ai miei tempi avessimo realizzato i termovalorizzatori tanti Comuni non sarebbero in dissesto. Per questo sono convinto che faccia bene Schifani a lavorare su questi impianti. Alla Festa ci saranno anche tanti ex presidenti di Regione”.

Il programma della Festa prevede anche la presenza di Rosario Crocetta. Lo sa che qualcuno ironicamente potrebbe dire: ‘Cuffaro e Crocetta, il diavolo e l’acqua santa’, facendo paradossalmente riferimento alla vostra distanza in politica?
“E mi verrebbe da fare una domanda (ride, ndr): chi è il diavolo e chi l’acqua santa? Una volta l’ex ministro Gullotti mi disse: ‘in politica è difficile avere dei sentimenti, figuriamoci i risentimenti…’. Battute a parte, abbiamo invitato tutti i partiti politici e Crocetta ha accettato ben volentieri il confronto”.

Sarà presente anche Schifani, ennesima conferma di un rapporto molto solido tra voi.
“Solidissimo, leale e di amicizia vera. Io e Renato siamo amici da prima che lui diventasse presidente della Regione. Sta lavorando per risolvere tante cose, non solo i termovalorizzatori. Ha lavorato sulla quota di compartecipazione della Sicilia al sistema sanitario, facendo guadagnare alla Sicilia qualcosa come settecento milioni all’anno. L’ultima buona notizia è l’addio al disavanzo e l’arrivo di un surplus di bilancio utilizzabile per gli investimenti. In questo quadro mi dispiace soltanto una cosa”.

Cosa?
“Che si debba assistere ad una opposizione poco riflessiva e ragionata. Non mi convince una opposizione che boccia la norma per l’editoria o che si mette di traverso alle misure sui laghetti in agricoltura o sul personale dei Consorzi di bonifica. Il vecchio Pci non lo avrebbe mai fatto. Mi chiedo quale sia il senso di questo modo dif are politica. Su certi temi bisognerebbe volare alti”.

L’opposizione fa l’opposizione…, torniamo alla maggioranza: Schifani ha detto di non temere ‘sgambetti’ per la riconferma a candidato del centrodestra.
“Il presidente ha manifestato anche a me questa serenità e ne sono molto contento. C’è qualcuno di cui non mi fido del tutto ma sono certo che le forze politiche convintissime dello Schifani bis sapranno fare da diga ad eventuali tentativi di scegliere altre strade. Sapremo convincere tutti gli alleati. Non ho i dati che ha in mano il governatore, ma se lui dice che possiamo stare tranquilli io sto tranquillo”.

Renato Schifani al congresso della Dc
Renato Schifani e Totò Cuffaro

E per la Dc cosa sogna? Magari la presidenza dell’Ars?
“Stiamo crescendo, non le nascondo che se il risultato elettorale dovesse essere quello che auspichiamo è chiaro che non ci faremo superare da altri e ci attrezzeremo per chiedere la presidenza del Parlamento regionale”.

E quale sarebbe questo risultato auspicato?
“Abbiamo dei dati che ci dicono che è raggiungibile una quota tra il 13 e il 14 per cento alle prossime elezioni regionali”.

Intanto c’è l’asse con la Lega, a Ribera ci sarà anche il sottosegretario Durigon.
“Per noi è una importante conferma dell’accordo elettorale al qaule stiamo lavorando e che ci dà fiducia. Del resto abbiamo dovuto prendere atto che Forza Italia, nonostante i tentativi di Schifani, non ci ha voluto e ha preferito il Mpa di Lombardo ma va bene così… . Abbiamo bisogno di questa alleanza a livello nazionale, soprattutto se la legge elettorale resterà immutata. C’è un interesse comune ad andare insieme alle Politiche, mentre alle Regionali andremo separati”.

Parliamo di Ars, la manovra quater arriverà in porto?
“Anche qui Schifani ha lavorato bene, facendo un buon incontro con la maggioranza che ha trovato delle regole comuni. Credo che ci saranno le solite ‘manfrine’ ma alla fine la manovra passerà. Il fatto che i deputati potranno soddisfare alcune scelte dei territori aiuterà tutte le forze politiche presenti all’Ars”.

Schifani bis, dunque, e ricandidatura anche per Lagalla a Palermo?
“Direi di sì, Roberto sta facendo un buon lavoro anche se si può migliorare su certi aspetti. Ha avuto un grande merito: ha portato il Comune fuori dal rischio disavanzo. Ha superato, inoltre, l’emergenza sepolture e in centro la città è decisamente più pulita. Su quest’ultimo aspetto, però, bisogna migliorare per quanto concerne le periferie: lì è necessario mettere mano ad una operazione di pulizia. Siamo comunque tra i più convinti sostenitori della seconda sindacatura di Lagalla ma anche in questo caso mi sento di fare un’altra citazione: ‘Timeo danaos et dona ferentes’ (‘Temo i greci anche quando portano i doni’, ndr)”.

Cuffaro Lagalla
Totò Cuffaro e Roberto Lagalla

Scomoda addirittura Laocoonte per mettere in guardia dai nemici interni… intanto la Dc chiede sempre il secondo assessore.
“Abbiamo un impegno con il sindaco. Se arriverà la riforma che aumenterà gli assessorati in tutti i Comuni, a Palermo ci verrà assegnata un’altra delega. Siamo il gruppo più forte a Sala delle Lapidi, credo che il secondo assessorato sia giustificato dai numeri”.


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