"Inutile aggiungere |un altro candidato" - Live Sicilia

“Inutile aggiungere |un altro candidato”

L'appuntamento per la presentazione ufficiale del Movimento Articolo 4 è fissata al Teatro Abc. Lino Leanza non scopre le carte, ma smentisce le voci su una spaccatura interna."Siamo uniti. Non c'è motivo di presentare un altra persona. Stancanelli? Ha lavorato bene, Bianco è una persona che vede lontano".

 

ARTICOLO 4, LEANZA
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3 min di lettura

CATANIA – “Non c’è alcuna divisione. Siamo compatti e stiamo ragionando”. Lino Leanza, fondatore di Articolo 4 a meno di 24 ore dalla presentazione ufficiale del movimento smentisce le indiscrezioni dei giorni scorsi che avevano sollevato una spaccatura interna in merito al nome da sostenere per le comunali di Catania. “L’appuntamento delle elezioni amministrative non è il nodo focale del nostro progetto – dichiara a LiveSiciliaCatania il deputato regionale, chiarendo un concetto – noi siamo un movimento che è nato per fare qualcosa non contro qualcuno”.

Quali sono le priorità per questa città?

“Catania deve ripartire dallo sviluppo, dalla lotta alla povertà e dal lavoro. Se Catania è chiamata la Milano del Sud. Che lo diventi davvero. E poi bisogna comprendere che questa è una città turistico culturale”.

Avete deciso chi sostenere come candidato sindaco?

“Stiamo ancora valutando. Ma lo ripeto siamo uniti, nessuna spaccatura. Mi dispiace smentire le varie voci che si sono susseguite in questi giorni”.

Come valuta l’operato di Stancanelli?

“E’ stato un sindaco che ha lavorato molto, e quando si è insediato ha trovato una situazione disastrosa. Ha cercato di rimettere in moto la macchina amministrativa. L’unica cosa che non è riuscito a fare è quello di aver fatto ripartire lo sviluppo di questa città”.

Bianco può essere allora la soluzione?

“Bianco è una persona che vede lontano. Nel periodo in cui era sindaco è riuscito a rilanciare Catania facendola diventare una città europea”.

Pensate a un vostro candidato?

“Noi non abbiamo la pretesa di avere un nostro candidato, non ci sono i tempi. Un sindaco non si inventa. E’ poi una nostra candidatura è inutile, la lista dei papabili presenta soggetti validissimi”.

Cosa intende?

“Sono tutti e quattro dei validi candidati. Il professor Caserta è una persona che proviene dal mondo accademico e dalla società civile, e potrebbe essere un sindaco di rottura. Lidia Adorno del Movimento 5 Stelle è una candidatura validissima. Come Bianco e il sindaco uscente Stancanelli. Certo l’unica cosa che manca è avere un sindaco giovane, un trentenne o quarantenne che poteva rappresentare la vera rottura”.

A chi l’accusa di aver fatto nell’ultimo anno più divorzi che altro, come risponde?

“Io sono stato accanto a una persona, tranne qualche momento di allontanamento, per quasi trent’anni. Quando ho sentito che all’interno del movimento non potevo più dare qualcosa mi sono allontanato. E’ lo stesso è accaduto con l’Udc. Noi siamo andati via senza aver mai preso nulla”.

Cosa è successo?

“Ho sentito molto distacco e lontananza”.

Come risponde al commento dei vertici dell’Udc quando hanno saputo della sua decisione?

“Mi piacerebbe che me le dicessero in faccia queste cose. Io sono pronto a un confronto pubblico su questa vicenda”.

Vorrebbe anche Nicola D’Agostino all’interno di Articolo 4?

“D’Agostino è un buon politico, ma è una persona che pensa con la sua testa”.

Ritornando a parlare di comunali a Catania, alcuni vertici del Pdl lanciano un appello ad Articolo 4 ricordando che il vostro elettorato rientra nell’area dei moderati e del centrodestra?

“Io vorrei ricordare che molti componenti di Articolo 4 nelle ultime elezioni regionali hanno appoggiato Crocetta. Non ha importanza, poi, quale bacino di elettori ognuno di noi rappresenta. In questo delicato momento politico la gente guarda le persone e non il colore di appartenenza”.

Ma in questa linea immaginaria che è quella della politica, Articolo 4 dove si posiziona?

“Noi siamo al centro e guardiamo tutto quello che di buono propone sia la destra che la sinistra. Il nostro è un movimento che si fonda sulla collegialità e l’armonia tra le persone. Noi stiamo creando una classe dirigente e daremo piena automonima d’azione non solo al gruppo all’Ars, ma anche ai vari gruppi consiliari che opereranno nel proprio territorio. Daremo autonomia a chi si spenderà mettendo la propria faccia in progetti e atti concreti”.

In un post su twitter parla di invidiosi. In che senso?

“Quando è nato il movimento abbiamo visto molto attenzione e curiosità ma in alcuni abbiamo notato un pizzico di invidia. Non sono mancati i denigratori”.

A loro cosa dice?

“Si commentano da soli”.

E’ una scelta strategica non rivelare prima della presentazione ufficiale chi sosterrete per le comunali?

“Non stiamo andando in guerra. Non ci stiamo facendo pregare, stiamo solamente ragionando. Non ci sono alcuni tatticismi politici. Abbiamo solo iniziato il nostro modesto percorso”.

 


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