Inaugurati all’IPAB Ardizzone Gioeni i primi nuovissimi 16 posti letto realizzati grazie ai risparmi realizzati dall’amministrazione guidata dal Commissario Straordinario Giampiero Panvini che è riuscita a raggiungere questo importante traguardo sino a qualche tempo fa impensabile.
A benedire l’iniziativa Padre Arquimede, cappellano della struttura e delegato per l’occasione dall’Arcivescovo Metropolita Mons. Salvatore Gristina impossibilitato a presenziare per ragioni di salute ed al quale sono andati gli auguri di pronta guarigione dei partecipanti alla cerimonia.
Il nastro è stato tagliato dall’assessore regionale alla Famiglia e Lavoro Sen. Antonio Scavone, responsabile governativo delle IPAB regionali, che ha salutato con favore l’importante risultato riconoscendo come l’impegno profuso in questo ente lo abbia fatto assurgere a modello per gli altri enti di beneficenza che devono recuperare il loro essenziale ruolo presso le comunità di riferimento.
Anche il presidente dell’Unione Italiana Ciechi Minincleri si è detto lieto che l’Ardizzone Gioeni abbia ripreso grazie a questa amministrazione ad essere punto di riferimento di tutte quelle categorie più fragili che hanno maggiore esigenza di assistenza.
I primi ospiti, ipo e non vedenti, parteciperanno ad un corso professionalizzante per l’avvio al lavoro.
Dopo la benedizione ed il taglio del nastro si è svolta una visita nell’ala ristrutturata con le camere tutte dotate di ogni comfort, climatizzate, con accesso elettronico e bagno privato.
Con l’occasione sono stati anche ripristinati l’ampio refettorio da adibire a mensa e le cucine di oltre 100 metri quadri già interamente attrezzate, mentre risultano completamente rimodernati anche i bagni con particolare gusto estetico.
Significativo il lodevole restauro svolto in economia di armadi e strutture già in carico alla struttura sin dagli anni ’90 e ripristinati in ottime condizioni e persino di pregio, peraltro senza costi grazie all’impegno dei dipendenti e collaboratori dell’ente, che così hanno consentito di evitare sprechi attraverso il sapiente riutilizzo di arredi già in possesso dell’ente.
Il prossimo progetto già finanziato prevede l’apertura di un centro diurno per pluriminorati che darà ristoro a 40 famiglie catanesi che potranno così trovare conforto nell’assistenza dei loro cari bisognevoli.
Nel frattempo proseguono le iniziative per rendere l’Istituto, in convenzione con l’ERSU, residenza per gli studenti universitari fuori sede, altro tassello che contribuirà a fare dell’IPAB Ardizzone Gioeni non solo uno splendido monumento storico ma, soprattutto, uno strumento di crescita per il territorio catanese e regionale.
IPAB Ardizzone Gioeni inaugurati 16 posti letto

Il taglio del nastro
Portare tutti gli uffici dei beni culturali in corso Calatafimi sarebbe un’ottima idea così la regione risparmierebbe un bel pò di soldi dagli onerosi affitti che tutt’oggi paga.
Bella trovata di Musumeci che invece di interessarsi dei dipendenti senza stipendio da 4 anni sta cercando l’escamotage per acquisire gratuitamente il resto del palazzo che per altro non è in totale stato d’abbandono.
Vigliacchi !!!
Ma con quale soldi la regione deve comprare?? Perché nn utilizza immobili che già sono di sua proprietà??
Parlano sempre dei giochi immobiliari, ma mai dei dipendenti, ai quali mancano piu’ di due anni di stipendi non corrisposti e quasi tre anni di contributi non versati, con le relative famiglie al collasso.
Complimenti a “mamma Regione” al suo totale disinteressamento a ciò che dovrebbero essere diritti costituzionali…
bravo Presidente Musumeci un centro per mostre permanente
Affrontate il problema ex ipab, l’ennesimo disastro democristiano, e risolvetelo una volta per tutte
ci sono delle domande a cui non so darmi nessuna risposta, o per lo meno non avendo la documentazione in Mano non oso fare nessun azzardo, solo domande e basta, MA SE
—–SERVIZIO 9 – II.PP.A.B. (Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza)
Indirizzo di posta elettronica della struttura: famiglia.ipab@regione.sicilia.it —– è appunto un servizio della Regione Siciliana e l’immobile è una struttura dell’IPAB ne desumo che la Regione Siciliana ne sia Proprietaria, quindi che fa una partita di giro? mi compro il mio stesso Immobile, Io di finanza non ne comprendo ma qua entro proprio in confusione, A parte che ci vorrebbe un rinnovo almeno dell’intestazione Forlale all’Agenzia delle Entrate di tutti gli immobili cha ha la Regione, ogni dipartimento lo dovrebbe fare per suo conto, perchè c’è una Babele incredibile centinaia di posizioni tutte diverse e sotto i piu’ disparati nomi anche alcuni errati come trascrizione come Regionale, Regione qualcuna mancante di vocale o di consonante e via dicendo, se fosse una Regione seria faccia una disposizione in cui si da distposizione che tutte le proprietà siano intestate a REGIONE SICILIA e come USUARI gli enti che appunto li usano, appunto altrimenti vi è un gran macello, questo è mio, questo è tuo come tanti fratelli che si azzuffano, LA REGIONE E’ PROPRIETARIA E BASTA!!!!
Non è così semplice, sono enti creati negli anni cinquanta su cui sarebbe interessante saperne di più. Credo siano strutture sociali che la chiesa ha ceduto alla Regione in una condizione giuridica molto pasticciata e sulla quale nessuno riesce a mettere mano. Hanno un patrimonio immobiliare enorme ma non pagano gli stipendi, insomma una gestione siciliana figlia dei tempi eroici in cui una struttura della curia, cioè privata, si configurava come ente pubblico
**rufus** se è per questo ho visto contratti di acquisto fatto da notai per la Regione Sicilia, vergati con penna e calamaio, e parlo ancora del Re d’Italia o subito dopo, purtroppo i superiori dirigenti non danno tanto valore al TUO lavoro, ma solo al LORO, non se ne rendono conto che a volte vi sono delle situazioni che comportano difficolta, per esempio in una ho impiegato quasi 3 mesi, non coincideva niente, tutto litigava con tutto, alla fine ho collegato tutto, l’ho presentato agli uffici competenti e ho detto loro, questo è il mio lavoro per me è esatto e adesso arrangiatevi, controllatelo quanto vi pare e piace, i miei dirigenti s il’hanno visto il mega lavoro ed anche certosino, ma a dirmi grazie, NIENTE, ok, ok, ne devo fare un altro simile, ma questo in confronto era come la tabellina dell’uno, potevo finire prendendomela comoda massimo in una settimana a tirarla lunga, invece ho impiegato quasi 1 anno, ovviamente facevo altri lavori, ma mi chiedevano sempre di quello ed io rimandavo e rimandavo, il lavoro era pronto da tanto tempo, ma li facevo soffrire apposta, poi a novembre prima di finire l’anno presentato il tutto, pero’ stavolta mi hanno ringraziato HE!!! come cambiano le prospettive!!! lavoro certo, ma se mi davano retta avrei potuto svolgere meglio e molto piu’ lavoro di quanto avrebbero voluto, bastava solo una strumentazione ok costosa, ma la spesa sarebbe stata ammortizzata dal risparmio del costo di chiamare esterni e dalle loro parcelle, e ancora dopo 11 anni ancora non l’anno fatto, HEI!! sto diventando vecchietto poi non lo posso fare piu’ e davvero dopo ci arrangiate, ma in ogni caso questi **dirigenti** sono sordi ed io ancora ed ancora mi sono stancato, lo accenno a voce a malapena, il precedente dirigente che mi ha bloccato l’acquisto è andato in pensione, poi di certo andrà anche questo che non so se è carne o pesce e quando dovro’ andare io con il bastone a reggermi, di certo mi diranno, fai questo lavoro? ecco cerchero’ di procurarmi un bastone nodoso per ogni evenienza chissà qualche volta si svegliano dal letargo, specie quando arrivano multe da pagare.