PALERMO – Presunte irregolarità, scontri fra burocrati, annunci di rotazioni di massa e una commissione di inchiesta. Sono giorni di tensione al Polo tecnico di via Ausonia, uno degli uffici più grandi del comune di Palermo che conta oltre 700 dipendenti. Un vero e proprio formicaio che ospita l’Urbanistica e, soprattutto, l’Edilizia privata di Serafino Di Peri.
Un settore che da alcuni giorni è al centro della bufera e che adesso rischia di divenire anche terreno di scontro politico. La commissione di inchiesta, voluta dal Segretario generale su indicazione dell’assessore Agata Bazzi, dovrà far luce infatti su presunte irregolarità legate agli oneri di urbanizzazione, al mancato pagamento di alcune rate, all’assenza di fideiussioni e soprattutto ai mancati controlli da parte degli uffici che sono finiti sotto accusa. Un ciclone che ha investito in pieno il dirigente coordinatore, l’ex comandante dei vigili urbani Di Peri, che ieri è stato anche oggetto di un violento attacco da parte del sindaco Orlando.
Una situazione che, inevitabilmente, non rende sereno il clima di un settore che conta circa 200 dipendenti e occupa il piano terra, il primo piano e parte del secondo e del terzo della palazzina B dell’edificio all’angolo tra via De Gaspeti e via Ausonia. Uffici su uffici all’interno dei quali sono conservati gli archivi del Comune e che riguardano uno dei rami più delicati dell’amministrazione, al centro in passato anche di interessi poco chiari relativamente a condoni, abusi e concessioni edilizie.
Il settore, che conta anche un dirigente amministrativo, Domenico Verona, comprende sette posizioni organizzative rette da altrettanti funzionari: concessioni edilizie (Giuseppe Monteleone); autorizzazioni e dia corrispondenti (Salvo Grassedonio); condono edilizio (Sebastiano Cucuzza); controllo del territorio (Roberto Maranzano); settore amministrativo (Sandro Follari); pubblico spettacolo (Roberto Andò); front office (Angelo Barberi). Un vero e proprio dedalo, suddiviso a sua volta in 15 posizione organizzative, più altre nove della parte amministrativa.
“Di Peri è una persona pulita, anzi pulitissima”, dice a taccuini rigorosamente chiusi un burocrate del settore che, come tutti gli altri dipendenti, preferisce non rilasciare dichiarazioni ufficiali. “Abbiamo letto gli articoli di stampa, ma l’impressione è che ci sia sotto altro”. Un’impressione che sarebbe anche molto comune tra gli impiegati: “Di Peri dice che l’assessore Bazzi qui non si vede mai? Non ha tutti i torti, forse l’assessore ha troppe deleghe ma qui non viene spesso”. Si racconta, però, che tra l’assessore e il dirigente non corra esattamente buon sangue e il tutto sarebbe legato a un preciso episodio, quello inerente alla proroga di una posizione organizzativa fatta scavalcando Di Peri. “La telefonata di Pollicita è strana – ammette un altro impiegato – come se volessero spostare il dirigente a prescindere, ancor prima dell’esito dell’indagine interna”.
Ma a causare qualche malumore sono soprattutto i motivi che hanno spinto il Segretario generale a creare la commissione di inchiesta. “La rateizzazione è prevista per legge – dice un funzionario – ed escludo che qualcuno abbia dimenticato di chiedere la polizza fideiussoria. Inoltre, senza aver pagato gli oneri non si rilascia nemmeno l’agibilità, il documento del Segretario contiene alcune imprecisioni. E poi i problemi dell’Edilizia privata sono ben altri”.
Problemi che Di Peri starebbe mettendo nero su bianco in un dossier da inviare al sindaco Orlando, che ieri lo ha accusato di aver denunciato alcune anomalie non seguendo le “vie ordinarie”. “Ma le cose che ha detto il dirigente sono vere – ammette un funzionario – non capita spesso, ma comunque capita, che scopriamo dei certificati falsificati o che un architetto, con uno scanner, abbia contraffatto un’agibilità truffando il cittadino. E in questi casi, così come previsto dalla legge, ne informiamo subito l’autorità giudiziaria”.
D’altronde dall’Edilizia privata passano, ogni anno, migliaia di pratiche anche a causa di una normativa regionale astrusa e complessa: 1200 richieste di autorizzazioni e concessioni, oltre tremila comunicazioni, a fronte di personale esiguo e sovraccaricato che riesce ad espletare circa 700 pratiche all’anno aumentando a dismisura l’arretrato. Basti pensare che negli uffici giacciono 54mila istanze di condono edilizio, a fronte di appena 15 tecnici che, secondo alcuni calcoli, impiegheranno quasi quarant’anni a smaltirle con questi ritmi. E malgrado il sindaco abbia annunciato il trasferimento di cento tecnici, ancora nulla si è mosso. Di Peri, invece, già da novembre ha fatto presente all’amministrazione la necessità di ruotare parte del personale e di inviare rinforzi: 45 impiegati in più subito e altri 22 ogni sei mesi. “Di Peri ha comprato scrivanie, computer, scanner – continua un addetto – riattivato software e investito decine di migliaia di euro”. E dagli uffici passa ancor più denaro: Orlando ha detto di voler ricavare dalle sanatorie arretrate 35 milioni di euro l’anno. Solo nel 2011, gli introiti di concessione ammontavano a 7,2 milioni. Soldi che spiegano perché via Ausonia sia oggetto di tante attenzioni.
Ma a “spaventare” i dipendenti del Polo tecnico sarebbe anche l’annuncio del trasferimento di chi è lì da almeno quattro anni, secondo le norme previste dal codice anti-corruzione. “La rotazione dei funzionari è stata fatta da appena un anno, che senso ha farne un’altra adesso? – si chiede un impiegato – Inoltre questo è un ufficio tecnico, in cui ci vogliono persone preparate e formate. Negli anni alcuni hanno acquisito una professionalità che sarebbe assurdo disperdere, la rotazione si dovrà fare per gradi o il rischio è di paralizzare tutto”.