PALERMO – Prosegue la battaglia legale all’Ars per il seggio di Fratelli d’Italia in provincia di Trapani. I legali di Nicola Catania, ex sindaco di Partanna che nel febbraio scorso ha perso il seggio in favore di Giuseppe Bica dopo una sentenza della Corte d’appello di Palermo, passano al contrattacco e presentano ricorso in Cassazione contro quel pronunciamento. “La giustizia italiana concede un terzo grado di giudizio e sono fiducioso nel lavoro che i giudici della Corte suprema svolgeranno – ha commentato Catania –. Nel ricorso abbiamo ribadito le nostre ragioni supportate da documenti e pareri ufficiali”.
Il ricorso in Cassazione
Bica aveva già vinto in primo grado ma un primo ricorso avanzato da Catania in appello aveva congelato la contesa, lasciando all’ex sindaco di Partanna il seggio a Sala d’Ercole. La decisione di merito ha però dato torto a Catania, che ora punta sul terzo grado di giudizio. I tempi, questa volta, saranno lunghi e nel frattempo è toccato a Bica prendere il testimone all’Ars.
Il nodo ineleggibilità
La vicenda è quella della presunta ineleggibilità di Catania, che aveva mantenuto una carica di amministratore della Srr Trapani Sud e che si era dimesso in ritardo rispetto ai tempi dettati dalla legge per la partecipazione alle elezioni regionali.