PALERMO – Un ultimo capitolo che in ogni caso lascerà un sorriso nei volti di chi potrà dire d’esserci stato. Per i sostenitori del Palermo, che prepara l’ultima e decisiva sfida di campionato contro il Verona al ‘Barbera’, l’imperativo in questo momento è proprio quello di far sentire la propria presenza come non mai. Nell’attuale stagione infatti in rarissime occasioni è accaduto che i tifosi trovassero le giuste motivazioni per sostenere una squadra in palese difficoltà tecnica e senza sopratutto una guida salda in panchina. Se si esclude la gara inaugurale con il Genoa e il consueto pienone con i campioni d’Italia dalla Juventus il ‘Barbera’, a dispetto dei suoi 37mila posti, ha fatto rimpiangere i bei tempi del primo ritorno in A dell’era Zamparini o i match che portarono alla finale di Coppa Italia nel 2011.
La caccia al tagliando per la gara contro gli scaligeri, infiammatasi nelle ore immediatamente successive alla decisione della Prefettura di aprire il match a tutti e alla conseguente scelta del Palermo di varare prezzi scontati, non sembra dunque conoscere battute d’arresto con le vendite schizzate a 16mila nella giornata di ieri, superando già quelle del match con la Juventus, che entusiasticamente porta a pensare di poter toccare quella quota 30mila registrata solo in occasione di grandissimi eventi (vedi lo spareggio Champions del 2010 contro la Sampdoria in cui fra tagliandi e abbonati si raggiunsero quasi 36mila presenze, ndr).
Una cifra inimmaginabile appena un mese fa, per la precisione dopo la gara persa con la Lazio e funestata dai disordini registrati nelle curve che portarono alla seguente decisione del giudice sportivo di chiudere ai tifosi contro l’Atalanta. Il ritorno di Davide Ballardini invece, e sopratutto i risultati positivi che hanno difatti riaperto la corsa salvezza mettendo i rosa nella condizione di giocarsi il matchball casalingo col Verona, ha riacceso la passione nel popolo rosanero che da peggior nemico della propria squadra, in un momento cruciale della stagione, adesso torna ad ad essere l’elemento fondamentale per spostare gli equilibri emotivi in campo.