PALERMO – “Le Iene partono da un presupposto reale ma arrivano a conclusioni sbagliate. Nel 1992 la Capitaneria di Porto ha riscontrato che sul demanio marittimo insisteva il mio terrazzo, così ne ha ordinato la demolizione. Io ho proposto ricorso e c’è stato un processo dinanzi al giudice monocratico di Comiso: sono stato assolto per non aver commesso il fatto poiché ho dimostrato che nel 1925 mio nonno aveva comprato dallo Stato quella porzione di demanio marittimo dove oggi insiste il terrazzo”. Lo dice a Fanpage.it Pietro Di Quattro, proprietario della casa del ”Commissario Montalbano” dopo le polemiche su un presunto abuso edilizio che riguarda il terrazzo dell’abitazione a Santa Croce di Camerina (Rg).
“E’ una cosa strumentale, finalizzata ad altre logiche, non certo alla tutela del territorio – aggiunge Di Quattro – La casa merita di essere vincolata perché è diventato il set di un prodotto esportato dalla Sicilia ma deve essere vincolata dalla Soprintendenza solo dopo aver dimostrato che è perfettamente in regola sotto tutti gli aspetti”. “Grazie, grazie, grazie, è una delle poche volte in cui riscontro che un amministratore è attento in maniera veloce e affettuosa a tutela di una cosa importante dei siciliani”, ha detto riferendosi al governatore Crocetta che aveva detto ”La casa di Montalbano non si tocca”.