Scicli, il sindaco: "La ciminiera della Fornace non è crollata"

“La ciminiera della Fornace di Scicli non è crollata”

Marino: "Ma quel bene deve essere tutelato"

SCICLI (RAGUSA) – Il sindaco di Scicli, Mario Marino, smentisce il crollo della Fornace Penna, ‘la mannara’ della serie tv ‘Il Commissario Montalbano’, per il maltempo. “Sui social e molti siti di informazione, non solo locali, è stata veicolata l’immagine della Fornace Penna priva del proprio simbolo, la ciminiera”, dice Marino. Il messaggio è via Facebook: “A seguito di un sopralluogo effettuato dalla Polizia Locale e dalla Protezione Civile Comunale, a margine anche dei controlli per i danni causati dal maltempo, è stato riscontrato che non si è verificato il crollo dell’intera canna fumaria, così come erroneamente riportato in queste ore”.

“Ma la Fornace va salvaguardata”

“Lo scampato pericolo non significa che bisogna abbassare la guardia – aggiunge -. Il Comune e gli sciclitani sono degli spettatori interessati di un disastro annunciato. Nel corso degli anni, tutta la città e le varie amministrazioni comunali, senza distinzioni politiche, hanno sempre fatto presente ad ogni livello istituzionale l’importanza di tutelare questo monumento archeologico industriale, che è stato anche teatro di riprese televisive ed è uno dei simboli della Provincia e del sud-est della Sicilia”.

Il ruolo della Regione

Marino poi ricostruisce: “La Regione, attraverso la Soprintendenza, si era attivata per salvaguardare ciò che restava della fabbrica di laterizi bruciata nel 1921. Un iter non semplice e certamente di non breve durata”. “Nel 2021 la Regione Sicilia aveva stanziato 534.600 euro al fine di mettere in sicurezza tutta l’area della Fornace Penna. – continua -. Questo finanziamento non è stato possibile impiegarlo sia perché l’area di intervento è di proprietà privata sia per il contenzioso avviato dai proprietari, che si sono opposti in sede giudiziaria alla prosecuzione dell’iter. Sempre nel 2021, era stato emanato il Decreto regionale di Riconoscimento della Pubblica utilità”.

“Salviamo la Fornace”

“Il mancato crollo (per quanto ancora?) impone una riflessione in capo a chi ha la possibilità di agire per impedire la perdita definitiva di uno dei più importanti gioielli della storia industriale locale e siciliana”, aggiunge. “A questo punto, l’Amministrazione e la Città di Scicli non possono che richiedere con forza un rapido e risolutivo intervento che sblocchi l’iter di messa in sicurezza per salvare ciò che resta della Fornace”, conclude.


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