PALERMO – “Il governo Crocetta vuole fare scomparire il Corpo forestale. Noi non lo permetteremo”. Lo dichiarano il responsabile d’area della Cisl Fp Antonio Rocco e il segretario regionale della Cisl Fp Paolo Montera. La legge Madia a livello nazionale ha previsto la “chiusura” del Corpo e il trasferimento di personale e funzioni all’Arma dei Carabinieri. Per la Sicilia, il discorso è diverso: la legge prevede il mantenimento di tutte le attribuzioni spettanti ai rispettivi Corpi forestali regionali e provinciali, anche con riferimento alle funzioni di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria, pur garantendo un coordinamento in sede nazionale delle funzioni di polizia di tutela dell’ambiente, del territorio e del mare, nonché la sicurezza e i controlli nel settore agroalimentare. Quindi in Sicilia il Corpo Forestale deve continuare a svolgere le sue funzioni istituzionali. Ma l’ultima Finanziaria regionale ha disatteso queste indicazioni, prevedendo il progressivo “svuotamento” dell’organico: chi va in pensione non verrà sostituito.
“E’ una prospettiva grave – aggiungono Rocco e Montera – poiché mette a serio rischio l’ambiente, lasciando ampio spazio ad interessi illegittimi quali l’abusivismo, il bracconaggio, la mafia dei pascoli, l’attività criminale dei piromani e quant’altro. La Sicilia non può correre questo rischio, poiché se vi è una prospettiva di sviluppo, essa è legata sicuramente al turismo e quindi al forte richiamo che esercitano le bellezze storico-culturali ma anche ambientali dell’isola. La CISL FP – concludono – chiede al Governatore Crocetta che si avvii subito un confronto con i sindacati affinché si trovino presto le soluzioni per rilanciare il Corpo Forestale regionale, prima che i danni per l’ambiente diventino irreparabili”.