La costa Sud cambia volto | Via i rifiuti, e si rivede il mare

La costa Sud cambia volto | Via i rifiuti, e si rivede il mare

Sulla costa sud di Palermo torna a vedersi il mare

Dal Buccheri La Ferla alla Bandita sono entrate in azione le maestranze della Reset, cambiando volto alla periferia meridionale di Palermo. Ma la rivoluzione arriverà con il Pon Metro.

PALERMO – Chilometri di costa da anni in abbandono tornati all’antico splendore, alberi potati, rifiuti eliminati e la vista del mare restituita ai palermitani che attraversano tutti i giorni via Messina Marine. La costa Sud cambia volto grazie all’opera di risanamento avviata dalla Reset, impegnata dallo scorso maggio nel tratto che dall’ospedale Buccheri La Ferla arriva alla Bandita, e lo farà sempre di più grazie anche al Pon Metro che porterà per questa zona della città un centinaio di milioni di euro.

Il sindaco Orlando, del resto, lo aveva annunciato: si deve recuperare l’oltre Oreto, cioè la periferia meridionale del capoluogo che presenta chilometri di costa non balneabili, a causa degli scarichi (da qui i lavori per il collettore che interessano il Foro Italico), poche attività produttive e un traffico perennemente congestionato, che però dovrebbe riprendere fiato grazie al tram.

La zona prima dell'intervento della Reset

Ma il vero pugno nell’occhio era la rete che da una decina d’anni impediva la vista del mare, “aiutata” in questo dai cumuli di rifiuti e dagli alberi non potati da cinque d’anni. Per questo la Reset ha dislocato tre squadre di operai che, da maggio a oggi, hanno provveduto a togliere la rete, tagliare gli alberi ed eliminare anche alcune siepi secche, divenute un comodo riparo per i clienti delle prostitute. Chilometri di costa divenuti, col tempo, una discarica a cielo aperto: pneumatici, bottiglie di vetro, carcasse di auto, mobili, elettrodomestici, tv, computer, taniche ed escrementi, a cui aggiungere anche un po’ di fauna locale, come zecche, topi, api e perfino scoiattoli e furetti. Tagliate anche le palme attaccate dal punteruolo rosso.

“Gli operai della Reset hanno compiuto un lavoro eccezionale – dice il consigliere della Seconda circoscrizione Giovanni Colletti – e per questo il consiglio ha deciso di proporli per un encomio. Hanno lavorato con pochissimi mezzi e con grande spirito di abnegazione, riscuotendo anche i complimenti dei cittadini. Adesso però ci auguriamo che l’opera di manutenzione continui, così da arrivare alla prossima estate con una costa pronta ad accogliere i turisti”.

La zona Sud della città, però, può sorridere anche per il Pon Metro, il programma di fondi europei per le città metropolitane che dovrebbe portare a Palermo tra i 90 e i 100 milioni di euro. Gli interventi sono tanti e diversi fra loro: sociale, mobilità elettrica, riqualificazione energetica delle scuole, illuminazione pubblica, sistemi di trasporto intelligenti, piste ciclabili, car e bike sharing, corsie protette per i bus, lotta alla povertà, servizi per i senzacasa, recupero di alloggi, recupero di immobili. E ancora piattaforme web, wi-fi, semafori per ipovedenti, autobus a metano, abbattimento delle barriere architettoniche, trasformazione dell’ex gasometro di via Tiro a Segno in un polo culturale e sociale. Piazza Pretoria non sborserà un centesimo, ma dovrà spendere tutto entro il 2022: i primi soldi potrebbero arrivare già tra qualche mese. Sono due le aree interessate: quella Territoriale Integrata 3 (Maredolce, Brancaccio, Bandita) e quella Territoriale Integrata 6 (Gasometro, Macello e Romagnolo), oltre ai comuni di Misilmeri e Villabate in piccola parte.

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