PALERMO – “In relazione all’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa nei confronti della dottoressa Barbara Mirabella, pur riservandoci l’approfondimento degli atti su cui regge l’ipotesi accusatoria, intendiamo chiarire, a dispetto di quanto letto negli organi di informazione, che non viene contestato l’incasso di alcuna ‘mazzetta’. L’ex assessore Mirabella si è attivata per la realizzazione di un importante congresso medico con oltre mille partecipanti, che avrebbe costituito un’importante occasione di rilancio dell’economia catanese nella fase post Covid. Si è così impegnata per risolvere numerose criticità che rischiavano di compromettere l’esecuzione dell’evento, facendo da tramite con la Città Metropolitana affinché si riqualificassero gli ambienti delle Ciminiere, rendendoli consoni alle aspettative dei congressisti provenienti da tutto il mondo”. Lo sostiene in un comunicato il collegio difensivo dell’ex assessora al Comune di Catania che oggi è finita ai domiciliari su richiesta della Procura etnea.
“A latere di questa attività, data la sua professionalità riconosciuta nella gestione degli eventi, si è proposta con la società napoletana a cui era stata affidata l’organizzazione del congresso, per l’approntamento di servizi che vengono sempre affidati a società locali, percependo un compenso di 10.000 euro regolarmente fatturato, a fronte di plurime attività rese – ancora la nota -. Ribadendo che, a nostro avviso, non sussistevano esigenze cautelari non rivestendo la Mirabella alcuna funzione che potesse consentirle di reiterare il reato, siamo certi di potere al più presto chiarire i fatti”.