La diretta dal Senato| e le principali reazioni - Live Sicilia

La diretta dal Senato| e le principali reazioni

Fiat di Termini Imerese
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12.45 “Bisogna che ci mettiamo intorno ad un tavolo e proviamo a stringere le maglie di questa rete. Non possiamo vivere di attese”. Così il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, ha commentato l’annuncio del ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, che a proposito dello stabilimento Fiat di Termini Imerese ha parlato di 14 proposte per la riconversione del sito. Proposte, ha detto Epifani a margine di un’iniziativa contro il dl sulla Protezione Civile, che “ancora non conosciamo. E’ chiaro che bisogna privilegiare gli interessi in campo automobilistico”. Per questo, ha proseguito il numero uno della Cgil, “il governo decida innanzitutto cosa debba continuare a fare Termini Imerese. Io credo debba continuare a produrre auto. Attorno a questo orientamento, poi, c’é bisogno di trasparenza, di credibilità, di gente seria e – ha concluso – di dare ai lavoratori prospettive occupazionali”.

12.15 “Credo che riusciremo a dare risposte concrete e l’attenzione del governo ci è sembrata sincera, concreta, fattiva e finalizzata a tutelare l’occupazione a Termini Imerese”. Il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, apprezza l’informativa del ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, sullo stabilimento Fiat di Termini Imerese e sostiene che “il governo sta agendo con chiarezza, senza fretta, ma con la certezza che dobbiamo salvaguardare i livelli occupazionali e l’attività industriale”. “Ci sono risorse pubbliche a disposizione e ci sono – sottolinea Gasparri – interlocutori numerosi interessati a proseguire quell’attività mentre la Fiat in campo nazionale si impegna, di converso, ad aumentare in maniera significativa la produzione di autovetture all’interno dei nostri confini”.

Di tutt’altro parere il senatore del Pd, Giuseppe Lumia. “Lanciamo una sfida la governo: la Fiat deve produrre in Italia almeno un milione e mezzo di macchine per avvicinarsi ai livelli produttivi degli altri Paesi europei e, inoltre, si favorisca l’entrata di altri grandi produttori mondiali nel nostro Paese. In altre parole Termini Imerese deve diventare un polo automobilistico della Fiat e di altre case, per la produzione di auto ad energia pulita”. Lo ha detto il senatore del Pd Giuseppe Lumia, nella seduta del Senato dedicata al futuro dello stabilimento fiat di Termini Imerese. “Il governo invece – aggiunge – ha presentato in Aula una relazione deludente, che nell’analisi ha omesso molte verità e nella proposta non ha presentato nessuna prospettiva concreta per lo stabilimento siciliano. Ad esempio, il governo non ha detto che siamo l’unico Paese in Europa che produce solo il 30 per cento delle auto che gli italiani comprano. In Francia se ne producono oltre 3 milioni, in Germania 6 milioni, numeri ben al di sopra della domanda interna. Il ministro Scajola pensa che sia un grande risultato aumentare la produzione da 600 a 900 mila auto”. ” Come se la chiusura di Termini Imerese fosse un piccolo prezzo da pagare in cambio – afferma – di un piano industriale di rilancio della produzione in Italia”.

11.25 “Abbiamo chiesto alla Fiat di fornirci a breve i piani dettagliati per tutti gli stabilimenti”. Obiettivo della Fiat, ha riportato Scajola, è di produrre nel mondo, grazie all’accordo con Chrysler, almeno 5 milioni e mezzo di autovetture all’anno entro i prossimi cinque anni, proiettando l’azienda ai primi posti tra i produttori mondiali. “L’azienda torinese ha confermato la centralità dell’Italia e ha annunciato che destinerà al nostro Paese due terzi degli 8 miliardi di investimenti previsti nel prossimo biennio e che gli stabilimenti auto di Mirafiori, Cassino, Melfi e Pomigliano d’Arco non subiranno riduzioni di capacità produttiva”. Su richiesta del Governo, anzi, Fiat ha programmato un aumento della produzione in Italia di quasi il 50%: entro il 2012, il numero delle vetture prodotte nel nostro Paese passerà, quindi, da 650 mila a 900 mila unità l’anno. “Un risultato positivo, se consideriamo il contesto di sovrapproduzione mondiale e le notizie di chiusura di stabilimenti anche in altri Paesi europei: cito, per tutti, il caso della Opel di Anversa, con oltre 2.600 lavoratori” ha sottolineato Scajola ricordando che Fiat ha anche deciso di riportare in Italia, a Pomigliano d’Arco, la costruzione della nuova Panda, ed ha rilevato lo stabilimento Bertone nel Torinese, “con oltre mille dipendenti, che rischiava di chiudere e dove invece saranno prodotti due modelli Chrysler per l’Europa e anche per gli Stati Uniti”.

Tutto questo in uno scenario molto mutato in Europa e che vede il numero dei marchi automobilistici diminuito dai 58 del 1964 agli attuali 22; il numero dei modelli in produzione, per contro, è aumentato da 72 a più di 200. “Negli ultimi anni l’offerta di auto nel mondo è stata superiore alla capacità di assorbimento del mercato” ha aggiunto Scajola sottolineando come l’attuale crisi dimostri come la crescita dell’offerta si sia “sviluppata al di fuori di un disegno strategico complessivo. Anche in Europa molti Governi hanno assecondato e incoraggiato questa tendenza, con interventi di sostegno diretti a favorire la creazione di nuovi stabilimenti nei rispettivi Paesi”. Ma, ha evidenziato il Ministro, “nei mercati maturi, come Stati Uniti ed Europa, c’é un eccesso strutturale di capacità produttiva che richiede profonde ristrutturazioni, mentre la nuova domanda si sta formando nei Paesi emergenti, ma sarà una domanda diversa, che richiederà una produzione diversa”.

11.10 Il presidente dei senatori dell’Udc Gianpiero D’Alia ha dato la sua ironica solidarietà al ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola al quale ha attribuito il ruolo di “estremo untore” dello stabilimento Fiat di Termini Imerese. Per D’Alia ciò che è mancato nella vicenda è la politica. “La fine di quella fabbrica può essere riassunta – ha detto – dal titolo di un romanzo di Garcia Marquez ‘Cronaca di una morte annunciata”.

11.00 “Tra i potenziali investitori vi sono anche imprese straniere e spero che ulteriori manifestazioni di interesse possano scaturire dai contatti avviati anche nel corso delle mie recenti missioni all’estero” ha aggiunto Scajola nel suo intervento al Senato dove ha ricordato che tutte le proposte saranno “esaminate tenendo essenzialmente conto della solidità economico-finanziaria dei progetti e dei proponenti, della fattibilità industriale e delle ricadute occupazionali”. “La situazione è in continua, rapida evoluzione e il Governo è fermamente impegnato ad esaminare a fondo ogni possibile soluzione che consenta di salvaguardare i livelli occupazionali, la professionalità dei lavoratori, la capacità produttiva dell’intero territorio” ha aggiunto Scajola.

09.57 Il “governo è determinato a garantire la vocazione industriale dell’aerea, privilegiando i progetti del settore automotive”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, intervenendo al Senato sul futuro di Termini Imerese e ricordando che “altre iniziative, nel settore terziario, multimediale, turistico, agroindustriale, e logistico potranno concorrere a supportare i processi di sviluppo dell’area , integrando non sostituendo l’utilizzo produttivo del sito”.

09.50 Il governo ha tempo fino a tutto il 2011 per “individuare nuove imprese e nuovi progetti produttivi che possano assicurare la sopravvivenza e lo sviluppo futuro” dell’impianto siciliano. Lo ha detto nell’aula del Senato il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola. “Non dobbiamo agire in modo affrettato e approssimativo”, ha aggiunto, “sull’onda di una emotività comprensibile, ma che potrebbe farci prendere decisioni poco meditate: abbiamo tempo per selezionare, in modo trasparente, proposte serie ed affidabili”. Scajola ha sottolineato che condizione fondamentale è “il mantenimento dell’occupazione, e la salvaguardia della presenza industriale sul territorio”. Il ministro ha ricordato che per questo è stata istituito una task force “con il compito di raccogliere, analizzare e valutare le diverse manifestazioni di interesse per nuove attività produttive” mentre proprio oggi sono a Termini Imerese i tecnici di Invitalia

09.45 “Lei non si può permettere di dire che un ministro dice bugie!! Lei è un maleducato e un bugiardo”: è un urlo quello che esce dal ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, che interrompe il suo intervento in Aula al Senato sulla crisi di Termini Imerese per replicare al senatore siciliano del Pd Costantino Garraffa. Garraffa aveva accusato il ministro di dire bugie sulla situazione della Fiat a Termini e sulle iniziative del governo. Il presidente di turno dell’Assemblea, Domenico Nania, dopo aver richiamato energicamente il senatore Garraffa ha sospeso la seduta. “Siamo tutti impegnati, governo, parti sociali e imprese”, ha aggiunto Scajola, “mi rendo conto che siamo in campagna eletttorale per le regionali …”

09.39 Finora sono state presentate 14 proposte per indicare una prospettiva futura allo stabilimento Fiat di Termini Imerese, lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, intervenendo oggi al Senato, precisando che verrà presentata una ‘short list’ sulle iniziative più idonee.

09.31 “Il Governo ha ritenuto che anche in Italia sia giunto il momento di tornare alla normalità del mercato dell’auto, non rinnovando gli incentivi e intensificando invece il sostegno alla ricerca e all’innovazione”. E’ quanto ha dichiarato il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, informando l’assemblea del Senato sulla situazione dello stabilimento di Termini Imerese.


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