PALERMO – La Gesip mette a segno un altro colpo ai danni del comune di Palermo: il tribunale ha accolto, infatti, un secondo decreto ingiuntivo dell’azienda ai danni di Palazzo delle Aquile per cinque milioni di euro, di cui 1,2 immediatamente esigibili, per i servizi di staff amministrativo, cioè quelli svolti dai dipendenti di via Toselli in uffici comunali negli anni scorsi. Il decreto era stato presentato dal precedente liquidatore Massimo Primavera e proseguito da La Bianca.
Una sentenza che rischia di far diventare ancor più dirompente la vicenda Gesip: oggi alle 16 piazza Pretoria dovrebbe procedere alla rimozione del liquidatore, Giovanni La Bianca, che però porta a casa un importante risultato. Questo infatti è il secondo decreto che la Gesip si vede riconosciuto, dopo quello da 4,2 milioni di qualche settimana fa. Piazza Pretoria aveva annunciato opposizione al primo decreto e potrebbe farlo anche con questo. Intanto, però, l’azienda mette in cassa soldi preziosi sia per gli stipendi che per la tenuta della società che oggi il Comune dovrà decidere se ricapitalizzare o meno.
LA CRONACA DEL 31 GENNAIO
Ore 23:00 – “La federazione regionale Usb Palermo – si legge in una nota – si dice indignata per l’atteggiamento cinico e arrogante che il sindaco di Palermo assume nei confronti dei lavoratori della Gesip. Non capiamo questo gioco del gatto con il topo dove voglia andare a parare, la sua maggioranza che ripetutamente fa saltare il consiglio, il sindaco che ad ogni incontro se ne esce con soluzioni cervellotiche e irrealizzabili e poi sarebbe il liquidatore La Bianca ad aizzare i violenti? La Usb non difende la posizione del liquidatore, né dell’assessore Lapiana, né tant omeno quella del sindaco. L’unica posizione che difende é quella dei lavoratori che se in preda all’esasperazione, alla disperazione, ai casi disastrati fanno qualche atto un po’ piú vivace é solo per queste ragioni. Diciamo al sindaco di abbassare i toni con i lavoratori della Gesip e di non avere questo atteggiamento accentratore da Leolucamon, secondo faraone di Palermo! La Usb sarebbe curiosa di vedere il Sindaco condurre cinque mesi una vita di stenti, si ricordi che ha tolto l’unica fonte di sostentamento a 1800 famiglie, i lavoratori meritano molto rispetto, non li minacci e soprattutto li mandi subito a lavorare. I lavoratori sono stanchi di essere ancora una volta ostaggi dei giochi politici e se c’é uno che qui aizza i violenti questo é il Sindaco. La Usb rimane sempre ferma nella sua posizione nei suoi confronti: dimissioni immediate per inadeguatezza nella gestione della cittá”.
Ore 22:15 – “Si prende atto della dichiarazione, portata a conoscenza dello scrivente, di provenienza della Amministrazione Comunale e, sinceramente, devesi osservare come lo scrivente rigetti, integralmente, il contenuto delle medesime – si legge in una nota di La Bianca – in particolare, seppur lo scrivente abbia solo espresso parole di elogio ove l’amministrazione si sia adoperata a favore della società, non riesce a comprendersi l’odierno, personale, attacco. In particolare non riesce a comprendersi come, personalmente e professionalmente, possano essere date colpe allo scrivente nascenti dall’emissione, da parte dell’autorità giudiziaria, di decreti ingiuntivi (per somme vantate dalla società) nei confronti del Comune di Palermo per cui, peraltro, proprio in data odierna è stata data autorizzazione, nelle more dei giudizi incoati dall’Amministrazione, di comunque escutere, in attesa della Sentenza definitiva, circa 1.200.000,00 di euro “incontestabilmente” dovuti dall’Ente territoriale. Crea ulteriore sconforto, inoltre, apprendere come, laddove io abbia richiesto di potere agire nei confronti di eventuali mie predecessori, che presentavano richieste di rimborso (puntualmente adempiute) per spese di “rappresentanza, nell’ordine di oltre 100.000 euro annui, l’Ente abbia preferito evitare di deliberare su detta azione e. oggi, invece, il nuovo liquidatore abbia come primo obbligo, valutare il mio operato che, laddove spese alla società abbia portato, ha anche, contestualmente, portato rilevanti utili. Non si vuole neanche, in questa sede, prendere posizione sulle gravissime ipotesi sull’operato dello scrivente, che potrebbe avere aizzato i lavoratori alla violenza, semplicemente volendosi ricordare come, proprio lo scrivente, in più di una occasione, abbia dovuto chiedere l’ausilio della forza pubblica per poter evitare possibili danni alla propria persona. Sebbene oggetto di assemblea, inoltre, vuole ricordarsi come, nell’ipotesi di fallimento della società, il tfr dei lavoratori sarebbe stato pagato esclusivamente solo dopo la loro insinuazione al passivo e la conseguente surroga dell’INPS (cioè a distanza di almeno un anno dalla relativa ammissione). Comunque, lo scrivente, si riserva ogni più ampia eventuale azione nei confronti di chi abbia reso dette affermazioni anche, previa valutazione, in sede penale. Quanto sopra può essere, inoltre, appropriatamente documentato compresa la circostanza che, in ben tre diverse occasioni, si era già data disponibilità a rassegnare le proprie dimissioni”.
Ore 20:45 – “Mentre l’Amministrazione comunale è impegnata, in sintonia col Ministero del lavoro, l’Inps e la Regione per dare una risposta alla legittima esigenza di servizi da parte della città e offrire garanzia del reddito ai lavoratori – dice il sindaco Orlando – è ormai chiaro che in questi mesi l’ex liquidatore ha giocato una partita personale, volta ad intorbidire le acque e nel tentativo di procrastinare il più possibile la propria uscita di scena. Se questo sia avvenuto anche per proseguire e coprire illegalità, sprechi e favoritismi che hanno caratterizzato la gestione della Gesip, sarà compito di altri organi, cui il nuovo liquidatore Giuseppe Caiozzo dovrà inviare – questo il suo primo compito – una dettagliata relazione sulla gestione dell’ex liquidatore, stigmatizzata anche da parte dell’Organo di controllo. Se risultasse vero che oggi l’ex liquidatore ha aizzato i lavoratori a compiere atti violenti, sarebbe una ulteriore conferma della necessità ed urgenza della sua rimozione. E’ un comportamento, tanto quello dell’ex liquidatore quanto quello di un piccolo gruppetto di lavoratori, che rende urgente l’intervento delle forze dell’ordine e della Magistratura per il ripristino della legalità e perché i responsabili rispondano dei propri atti. L’Amministrazione dal canto suo valuterà, ai sensi della legge, la compatibilità con l’eventuale impiego in servizi comunali di quanti si rendessero attori di violenza e di reati”.
Ore 20:20 – L’assemblea dei soci è terminata. L’ormai ex liquidatore La Bianca ha informato i lavoratori circa l’esito dell’incontro e si sono subito registrati tafferugli e un tentativo di aggressione a un consigliere comunale.
Ore 19:53 – Sono state rovesciate alcune piante in piazza e un’altra è stata data alle fiamme.
Ore 19:50 – Momenti di tensione in piazza Marina, un gruppo di lavoratori ha provato a forzare l’ingresso di Palazzo Galletti ed interrompere l’assemblea dei soci. Le forze dell’ordine in assetto anti sommossa hanno però impedito l’irruzione e sono attualmente schierate davanti all’ingresso.
Ore 19:40 – L’assemblea è quasi terminata e il Comune ha proceduto alla sostituzione del liquidatore.
Ore 19:02 – “L’Amministrazione comunale – si legge in una nota del Comune – rappresentata dal sindaco Leoluca Orlando e dagli assessori Cesare Lapiana e Luciano Abbonato, in questi giorni ha avuto diversi contatti con il Governo nazionale per analizzare le soluzioni alla vicenda della Gesip, sia sotto il profilo della normativa sulla Funzione Pubblica, per la mobilità orizzontale dei lavoratori fra le società partecipate, sia sotto il profilo dello Sviluppo Economico. Stamattina, il sindaco e l’assessore Abbonato hanno incontrato i vertici del ministero del Lavoro e Orlando ha anche avuto un lungo colloqui con il ministro Elsa Fornero. Oggetto del confronto è stato lo studio di soluzioni che permettano la garanzia del reddito per i lavoratori e i servizi alla città. Sono state ipotizzate alcune soluzioni per la verifica delle quali si è convenuto di organizzare un nuovo incontro a Roma la prossima settimana, con il coinvolgimento di tutti gli enti coinvolti, quindi anche della Regione e dell’Inps. Di tale percorso Orlando ha parlato oggi stesso con il Presidente della Regione Rosario Crocetta, che confermando la propria massima disponibilità a collaborare per la soluzione del problema, ha assicurato la presenza a Roma del Governo regionale in un futuro incontro. Il sindaco incontrerà i sindacati della Gesip lunedì prossimo, per illustrare i contenuti degli incontri avuti a Roma e per concordare insieme le migliori forme di coinvolgimento delle stesse organizzazioni sindacali in questa fase nazionale della trattativa”.
Ore 18:50 – Da fonti vicine a Palazzo delle Aquile filtra che l’incontro a Roma del sindaco Orlando al ministero del Lavoro si sarebbe regolarmente tenuto con i tecnici del dicastero, ma c’è massimo riserbo sugli esiti che comunque dovrebbero essere positivi.
Ore 18:48 – E’ tutt’ora in corso l’assemblea dei soci a Palazzo Galletti, mentre i lavoratori stazionano in piazza: presenti il liquidatore La Bianca, il notaio scelto dall’azienda e il vicesindaco Lapiana. Esclusi alcuni funzionari comunali, si sta procedendo all’analisi di tutti i punti tra cui, al dodicesimo, la sostituzione di La Bianca.
Ore 18:30 – E’ saltato il consiglio comunale convocato per le 18. In Aula, oltre al presidente Totò Orlando, erano presenti Mimmo Russo, Giulio Cusumano, Angelo Figuccia, Fabrizio Ferrara e Giuseppe Federico. Assente tutta la maggioranza Idv che ha così fatto mancare il numero legale. “Vergognoso atteggiamento della maggioranza – commentano i consiglieri – alla prossima occasione occuperemo l’Aula, anche perché i lavoratori stanno maturando la retribuzione che comporterà un debito fuori bilancio per il Comune. Visto che li paghiamo, vogliamo avere almeno i servizi in cambio, ma il sindaco capisca che Gesip non può essere solo un problema della minoranza. Vogliamo anche il nuovo liquidatore in Aula”.
Ore 16:30 – Un centinaio di operai sono in piazza Marina e attende l’esito dell’assemblea dei soci, che è appena cominciata. Presenti il vicesindaco Lapiana e il liquidatore Giovanni La Bianca.
Alle 16 si terrà l’assemblea dei soci in piazza Marina, il sindaco Orlando sarebbe intenzionato a procedere solo alla sostituzione del liquidatore Giovanni La Bianca e non alla ricapitalizzazione. Diversi lavoratori si stanno recando sul posto.
Orlando intanto ha nominato il liquidatore, ovvero Giuseppe Caiozzo. (link determina)