La legge sul diritto allo studio |"Buona riforma ma servono risorse" - Live Sicilia

La legge sul diritto allo studio |”Buona riforma ma servono risorse”

Il convegno dell'Asael, al centro Lagalla e il presidente dell'associazione Cocchiara

Il convegno Asael con Lagalla. L'assessore: "Norme non risolvono tutti i problemi ma sono un inizio"

PALERMO – Indicare specifiche risorse attraverso le quali potere attuare i principi che sono alla base della nuova legge regionale sul diritto allo studio. Questa la richiesta principale emersa nel corso del convegno organizzato dall’Asael, associazione che riunisce gli amministratori locali siciliani, sulla legge approvata recentemente dall’Ars e indirizzata al governo regionale. La giornata di studi, tenutasi all’Iiss ‘Pio la Torre’ di Palermo, ha fornito spunti e riflessioni da parte di amministratori locali, dirigenti scolastici e studenti all’indirizzo della politica regionale: l’auspicio dell’Asael, guidata dal presidente Matteo Cocchiara, è che attraverso i provvedimenti attuativi della legge si possa intervenire perfezionando alcuni aspetti di una normativa accolta comunque positivamente dall’associazione e da tutti gli attori che ruotano attorno al mondo della scuola. “Si tratta senza dubbio di una buona legge, che consente alla Sicilia di recuperare il terreno perso con le altre regioni sotto il profilo della organizzazione del settore e dell’individuazione di responsabilità e competenze – ha affermato Cocchiara – ma affinché si possa considerare una riforma in piena regola occorre certezza sulle risorse destinate ad attuare i principi fissati dal legislatore”. Tra le richieste emerse dalla giornata di studi anche quella di un maggiore coinvolgimento degli amministratori locali e del mondo della scuola nelle decisioni, anche attraverso le scelte che verranno fatte nella composizione dei tavoli di coordinamento previsti dalla riforma. Al convegno dell’Asael hanno partecipato anche l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, e il presidente della commissione Cultura dell’Ars, Luca Sammartino. “La legge sul diritto allo studio rappresenta una cornice di riferimento – ha affermato Lagalla -, non è la panacea di tutti i mali della scuola siciliana ma è la delimitazione di un perimetro dei diritti e dei doveri, oltre che dei principi a cui deve essere ispirato il sistema educativo nella nostra regione. Partendo da questo si può pensare, tutti insieme, di risolvere i problemi con costanza di impegno e dedizione”.


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