PALERMO – “In Italia, finalmente, si parla di obbligo del minimo salariale. Non è più concepibile che in quasi tutta Europa vi sia questa garanzia e in Italia no. Siamo uno dei Paesi europei più avanzati e oltre il 16% dei lavoratori guadagna meno di 8 euro l’ora. Uno scandalo a cui mettere fine. Anche per questo molti giovani come noi – dichiarano gli under 25 della lista ‘Rompi il sistema’ a sostegno del candidato Fabrizio Ferrandelli – sono costretti ad andare all’estero per costruirsi un futuro, ma non deve più andare così”.
“Il minimo salariale non è mai stato introdotto perché chi ha governato il Paese fino ad oggi ha fatto comodo trattare i lavoratori come schiavi. Sono i politici amici di Lagalla e Miceli, ormai vicini ai 70anni, che vogliono mantenere lo status quo. In Italia e a Palermo non hanno più nulla da dare, ma possono solo prendere. Palermo deve ripartire immediatamente dai giovani e nessuno meglio di un giovane competente e preparato con voglia di fare come Fabrizio Ferrandelli può capirne le esigenze. Noi giovani – concludono i componenti della lista ‘Rompi il sistema – non siamo il futuro, noi giovani siamo il presente. Palermo ha bisogno di energia, freschezza e rinnovamento. E di politici che si battono per il cambiamento e la dignità dei lavoratori, non di chi è responsabile delle loro miserie. Il 12 giugno è vicino e nell’aria si avverte il sentimento di cambiamento che hanno i palermitani, stanchi di essere dimenticati da tutti”.