PALERMO– “Dottore, non ci sono problemi, venga quando vuole. Possiamo parlare di tutto, ma non di politica, per quello c’è il gran maestro. Noi siamo trasparenti”. La voce, al telefono, è cordiale, con un filo di cautela, perché non si sa mai, perfino nell’esigenza di aprirsi e svelarsi un tantino.
Qualche giorno fa, infatti, era giunto, via mail, l’avviso di scoperchiatura di una mitologica segretezza: “Per la prima volta e per un solo giorno all’anno il Grande Oriente d’Italia apre le porte dei suoi templi al pubblico. Giovedì primo marzo, i massoni siciliani accoglieranno tutti gli interessati nelle case massoniche di Palermo, Catania, Ragusa, Siracusa, Enna e Campobello di Mazara, in occasione del giorno della fierezza massonica. L’evento è stato voluto dal Gran Maestro Stefano Bisi, esattamente un anno dopo la perquisizione e il sequestro degli elenchi con il nome dei Fratelli della Calabria e della Sicilia da parte dei finanzieri dello Scico per la Commissione Antimafia nella sede del Vascello, a Roma”. Annotazione conclusiva: “Un’occasione per comunicare la bellezza della nostra plurisecolare opera per l’elevazione dell’Uomo e per il Bene dell’Umanità”. Parola di gran maestro.
Ecco, allora, la massoneria che dice di volersi mostrare. A margine, le note polemiche e i ventilati sospetti, datati o recenti, con le difese, che si affollano, da sempre, intorno all’associazione. Un dedalo di deduzioni e controdeduzioni. Gli ultimi capitoli? Proprio le prese di posizione della Commissione Antimafia, seguite da una serie di repliche.
Ma qui, la domanda che prende, alla lettura della missiva, è un’altra: come sarà una casa massonica, vista da vicino?
Quella di Palermo si trova a piazzetta Speciale, proprio dietro piazza Bologni. E’ una serata sulfurea e sciroccosa, perfetta per un’eco palpabile di mistero. Un po’ di pioggia, tra le bellezze e le macerie del centro. Nella scorciatoia che conduce a destinazione, i passi risuonano spettrali. Tutti insieme piombano alla mente ‘Angeli e Demoni’, ‘Dottor Jekyll e Mister Hyde’ e i finali truculenti di Dario Argento. Sbuca, a sorpresa, nell’immaginario, pure Sandokan, mentre ammazza la tigre, come bonus. Un caos di inappropriate mescolanze e leggendarie fantasmagorie, suggerito dall’atmosfera e dalle sue libere associazioni.
Eccola, la casa massonica di piazzetta Speciale. Un antico portone, sotto un lucernario. Qualcuno attende il suo turno in fila. Uno slargo. Una faticosa scala. Un’anticamera.
All’ingresso, c’è chi fornisce qualche dato: “In Sicilia abbiamo circa duemila e trecento iscritti, divisi per novantasette case. Ci riuniamo con frequenza variabile”. Per fare che? “Come per fare che? I nostri riti..”.
Scusate, ma chi viene qui a iscriversi? E uno già pensa a fumose riunioni di, più o meno, vegliardi. Qualcun altro specifica: “Abbiamo registrato un notevole incremento, soprattutto negli ultimi tempi. Lei si sorprenderebbe nello scoprire quanti giovani ci cercano. Sotto i ventotto anni non pagano la quota associativa”. E cosa cercano quelli che vi cercano? “La soluzione all’inquietudine interiore”.
Ecco la sala maggiore. Per essere, è suggestiva. Una statua in posa eroica (“Quello è Ercole”). Altre figure (“Quelle sono Minerva e Venere”). Piastrelle bicolori. Un candelabro. Una specie di pulpito. Intorno, un coro di sedie. “Lì, si mette il maestro. Qui si posizionano il primo e il secondo vigilante”. Tendine azzurrine. La sigla di prammatica: “A.G.D.G.A.D.U. Alla Gloria del Grande Architetto dell’Universo”. Ma qua che ci fate? “Ci facciamo i riti, no?”. E questo architetto chi sarebbe? Sul punto esiste una nutrita pubblicistica.
Nel frattempo, i locali si riempiono. Alle sei del pomeriggio, ora d’apertura, non c’è tanta gente, però neanche poca.
Marisa è in un gruppetto ad angolo, con Rosamaria e Cristiano. Come mai siete qui? Cosa cercate voi, invece? “E’ stata lei a insistere”. Il gruppetto indica proprio Marisa. Che spiega: “Sono interessata. E’ un mondo che non conosciamo, che ci affascina, un po’ chiuso. Vorremmo saperne di più. Che c’è lassù?”.
Perché rovinare l’urgenza della sorpresa, resa più stuzzicante dalla curiosità? La risposta, perciò, è un misteriosissimo dito a fior di labbra, tra il dottor Jekyll e Sandokan.
Ma perchè la segretezza? Perchè i massoni non devono autodichiarsi massoni? Perchè si sa se uno è iscritto ad un partito o ad un’associazione mentre resta il segreto su chi sono gli iscritti alle logge massoniche? Secondo me, andrebbero resi pubblici gli elenchi della massoneria. Se uno è massone, perchè non deve dichiararlo? Cosa nasconde?
E poi dovrebbe essere vietata l’iscrizione alla massoneria per magistrati, poliziotti, carabinieri, finanzieri, militari e parlamentari. Per evitare che ad esempio un magistrato assolva un imputato perchè ad esempio massone della sua stessa loggia e quindi legato da un vincolo di fratellanza massonica con il magistrato.
chiudere tutte le logge e buttar via la chiave
veramente bisogna sottolineare che noi non sappiamo se un magistrato è iscritto al PD o a Forza italia e, per caso, per puro campanilismo politico, assolve un imputato la cui posizione è ambigua. O un imprenditore, simpatizzante della lega, che fa affari con la P.A. al nord….
Noi non sappiamo chi sono i tesserati dei partiti politici, dei circoli o dei club service.
Il circolo del tennis conta oltre 2.000 iscritti, ove ci sono avvocati, magistrati e probabilmente anche persone che subiscono procedimenti giudiziari…eppure nessuno si pone il problema.
Bisognerebbe fare chiarezza su “segretezza” e “riservatezza”. Sono cose ben diverse.
Che poi, basterebbe studiare un po e documentarsi lasciando una volta la vox populi al palo…per farsi una idea personale e soggettiva di ciò che accade all’interno della massoneria.
Bisognerebbe andare oltre, non solo per questo argomento, e cominciare a non ragionare solo “per sentito dire” e sempre cercando del marcio nelle cose.
Proibire ad un individuo di cercare di conoscere e migliorare se stesso perchè appartenente alle forze dell’ordine, perchè politico o magistrato…sarebbe una grandissima violazione di quella libertà individuale che è uno dei punti cardine di una società sana ed equa.
Buongiorno,nessuna segretezza:come in ogni associazione gli iscritti sono noti alle autorità(prefettura,etc.) ma coperti semplicemente dalla legge sulla privacy.Chi vuole dichiararsi lo puo’ fare tranquillamente senza bisogno di chiedere alcun permesso, senza tuttavia violare il diritto alla privacy degli altri fratelli massoni che volessero mantenere il riserbo sulla loro appartenenza.Riserbo che non esiste dinnanzi all’autorità pubblica che conosce già perfettamente i nomi di tutti gli iscritti.
X Info: infatti i magistrati non possono iscriversi a partiti politici, pena illecito disciplinare. Quindi non capisco perchè sia vietato di iscriversi ai partiti e non alla massoneria.
Adamo mi ha sedotta… adesso non credo a NESSUNO…. cosa predicano o discutono i massoni? se non esiste segretezza lo dicano liberamente.