PATTI (MESSINA) – “I resti umani trovati ieri a Caronia sono compatibili con Gioele”. Lo ha detto il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, parlando con i giornalisti, prima di entrare in ufficio.
“Questa mattina – ha aggiunto – ci sarà il riconoscimento da parte del padre degli oggetti ritrovati sul posto. Gli avevo chiesto di farlo già ieri, ma ha preferito seguire le spoglie di quello che riteniamo sia il figlio e abbiamo rispettato questa esigenza”.
Ricostruire i percorsi
“Oggi il primo passo da fare è valutare i luoghi dove sono stati ritrovati i vari resti che purtroppo erano sparsi” ha proseguito il procuratore di Patti Angelo Cavallo. “Si devono valutare – ha aggiunto – i possibili tragitti della signora, del bambino, dei terzi, di animali, oggi c’è questo lavoro iniziale le da fare. La zona dove abbiamo rinvenuti i resti – ha sottolineato il magistrato – percorrendo 50-60 metri di boscaglia si arriva ad un sentiero che potrebbe essere collegato al traliccio traliccio, ma è un’area vegetazione fitta. Trai due luoghi in linea d’aria c’è una distanza di circa 300 metri”.
“Il tragitto fatto da Viviana Parisi e dal figlio Gioele, il 3 agosto scorso, da casa al momento dell’incidente, sulla A20, – ha detto il procuratore – riteniamo che sia stato tutto accertato. Abbiamo trovato i biglietti dei caselli autostradali, delle immagini in cui la signora usciva di casa col bambino in perfetta salute, le immagini di Sant’Agata di Militello che ci dicono che il bambino era vivo dentro l’auto con la madre. Riteniamo con buona approssimazione – ha aggiunto – che l’uscita dall’autostrada fosse dovuta alla necessità di fare carburante perché in auto c’era poca benzina. E sono attendibili i e testimoni che vedono madre e figlio erano insieme e vivi dopo l’incidente stradale sulla Palermo-Messina
“Dai periti pista chiara”
“Noi non aspettiamo i 90 giorni per avere i risultati scritti della consulenza dei nostri periti. Loro ci dicono immediatamente quello che, secondo loro, è successo. Già ce lo hanno detto. E posso dire che loro delle certezze le hanno a loro modo comunicate, riservandosi all’esito di accertamenti, in particolare di quelli istologici. Ma una pista, una lettura chiara degli avvenimenti già c’è stata data” ha spiegato il procuratore Cavallo.
“In questo momento – ha proseguito – tutte le ipotesi sono aperte: o una morte contestuale o in momenti separati. Dobbiamo verificare. Le risposte più importanti arriveranno dagli accertamenti medico legali e grazie alla collaborazione di altre professionalità”. Il procuratore ha poi confermato la notizia che “nell’auto di Viviana sono stati trovati due certificati medici sullo stato di salute della donna” e che, su questo tema, “altri accertamenti sono in corso”.
“Grazie all’ex carabiniere”
“Ringrazio Pino Di Bello, questo ex carabiniere che è una persona fantastica”. Lo ha detto il procuratore di Patti Angelo Cavallo sul volontario che ieri mattina ha trovato i resti smembrati del corpo di un bambino nelle campagne di Caronia. “Non solo ha svolto quest’opera di ricerca per trovare il corpo – ha aggiunto – ma poi nonostante fosse stanco e grondante di sudore è rimasto altre 4 ore con noi. L’ho visto personalmente strisciare sotto passaggi alti 30 centimetri tra i rovi e ci ha indicato un altro posto dove potevano essere altri resti che abbiano rinvenuto. Lo ringrazio molto. Già nei giorni precedenti eravamo stati contattati dai familiari che ci avevano chiesto la possibilità di poter fare delle ricerche volontarie. Noi abbiamo dato subito una disponibilità di massima perché eravamo convinti che le ricerche si dovessero concentrare in quel posto. Più persone erano presenti maggiori era la possibilità di trovarlo. A noi interessava il risultato”. (ANSA).