CATANIA – Potrebbe essere il giorno della verità. Oggi è in programma a Roma la riunione della quinta commissione del Consiglio superiore della magistratura, da cui verrà fuori la proposta del nome a cui affidare l’incarico di capo della Procura di Catania. Tra i papabili ci sono le figure di magistrati in prima linea da sempre nel contrasto al crimine e alla criminalità organizzata.
Sono complessivamente in otto ad aver fatto domanda per succedere a Carmelo Zuccaro, oggi procuratore generale. Tre sono attuali procuratori aggiunti di Catania, Sebastiano Ardita, Ignazio Fonzo e Francesco Puleio. Ci sono poi due procuratori aggiunti di Palermo, Paolo Guido e Marzia Sabella.
E ancora, hanno partecipato all’interpello il procuratore di Potenza Francesco Curcio. E i procuratori generali di Reggio Calabria, Gerardo Dominijanni, e Lecce, Antonio Maruccia. Riflettori puntati dunque verso la commissione incarichi direttivi del Csm. La proposta poi passerà al plenum, che la metterà ai voti.
La possibile tempistica
Zuccaro, si ricorda, è passato alla Procura generale lo scorso ottobre. Il bando con le 8 domande è stato dichiarato chiuso a metà novembre. Ma i tempi, in questi casi, sono imponderabili. L’organo di autogoverno delle toghe in genere si prende tutto il tempo necessario per giungere alla scelta più oculata, tra voti e (a volte) veti.
Trattandosi tuttavia di un incarico importantissimo, come quello di capo della Procura etnea, se tutto filasse liscio, si potrebbe giungere al voto finale entro il prossimo autunno.