PALERMO – Rendere il parco della Favorita uno spazio verde all’avanguardia, dove si possa fare sport, acquistare un libro, organizzare un pic-nic. È questo il sogno dell’assessore all’Ambiente del Comune di Palermo, Giuseppe Barbera, e di tutti i palermitani che amano lo sport all’aperto e l’aria pulita. All’inizio del suo mandato il sindaco Leoluca Orlando l’aveva detto: “Faremo della Favorita il nuovo Teatro Massimo”.
L’idea per adesso è solo un percorso in itinere, una suggestione affidata a una serie di incontri che Barbera e i tecnici dell’Assessorato stanno effettuando da mesi con associazioni sportive e ambientaliste, comitati civici, Rangers, Sovrintendenza e Regione. Il prossimo appuntamento per appassionati e semplici cittadini sarà dopodomani alle 15 nello spazio della Real Fonderia, nell’omonima piazzetta che si affaccia sulla Cala. Saranno presenti, oltre allo stesso Barbera, l’assessore alla Partecipazione, Giusto Catania, l’ingegnere Girolamo Accardio e l’architetto Ornella Amara, progettista del piano d’uso del parco. Durante l’incontro verrà presentato il blog “versolafavorita”, uno spazio web dove il cittadino potrà seguire il processo progettuale, trovare materiale utile sul parco ma soprattutto commentare e contribuire al miglioramento del progetto.
Un lungo cammino condiviso, iniziato lo scorso ottobre con l’Open Space Technology tenutosi ai Cantieri Culturali della Zisa, che dovrebbe portare a un progetto definitivo per trasformare radicalmente il grande polmone verde del capoluogo siciliano. E al tempo stesso una prima, impegnativa prova per testare la credibilità di Palermo come candidata a Capitale europea dello Sport 2016. Non a caso lo scorso 16 dicembre l’Amministrazione aveva organizzato proprio alla Favorita la prima manifestazione “Il più grande impianto sportivo all’aperto. Prove tecniche di vivibilità”. In vari settori del parco vennero svolte attività di tiro con l’arco, kiudo, orienteering, trekking, una gara di corsa campestre e un torneo di mini-basket. Quel giorno Barbera ebbe a dire che “queste attività si inseriscono in un più ampio lavoro di vivibilità e fruibilità del parco, che dovrà essere sempre più attivo nella vita quotidiana dei cittadini”.
Perché arrivi quel momento, però, il programma sulla Favorita deve percorrere una serie di tappe amministrative, progettuali e cantieristiche. Innanzitutto, se dovesse concretizzarsi l’intenzione di rendere fruibile a ciclisti e pedoni il viale alberato che porta a Mondello, occorrerà individuare una viabilità alternativa per arrivare alla borgata marinara. Ma per farlo c’è bisogno che prima il Consiglio comunale approvi il Piano Triennale delle Opere Pubbliche, all’interno del quale “sono già previsti diversi interventi grazie ai Fondi Fas”, spiega l’assessore Barbera.
Allo stato attuale della progettazione le idee principali “ruotano attorno a quattro schemi fondamentali – aggiunge l’assessore –: la chiusura al traffico, il ritorno dell’agricoltura con orti urbani e agrumeti, l’organizzazione dello spazio in modo da consentire attività sportive compatibili con il territorio e le funzioni ecomuseali: penso a un museo dell’agricoltura o a un museo del paesaggio agrario della Conca d’Oro. Tra le priorità vorremmo inserire anche le passeggiate nella riserva e la salvaguardia della biodiversità. Nella viabilità che immaginiamo l’attraversamento del parco verrebbe lasciato esclusivamente a mezzi elettrici. Per arrivare a Mondello invece pensiamo a una nuova viabilità che aggiri la Favorita: ma i nostri tecnici devono ancora studiare nel dettaglio come questa dovrebbe svilupparsi”. Per gli ecomusei si pensa al recupero del complesso Case Rocca e della Casa Natura. Tra le ipotesi al vaglio anche specifiche aree pic-nic, book-shop e chioschi che servano agli utenti i prodotti tipici della Conca d’Oro, a partire dal mandarino nostrano.
Se il Ptop otterrà l’ok di Sala delle Lapidi, per la Favorita è previsto uno stanziamento complessivo di 68,62 milioni di euro, dei quali almeno 23 “per il recupero, la valorizzazione agricola e ambientale del parco e per la manutenzione straordinaria della piscina comunale e degli impianti sportivi (primo fra tutti lo Stadio delle Palme, ndr)”. Tra le opere in elenco ci sono i 3,4 milioni per la realizzazione di un sistema di percorsi di collegamento tra la borgata di Pallavicino e il parco e per la ristrutturazione del Campo Malvagno; i 150 mila euro per il restauro e l’adeguamento impiantistico di Villa Niscemi e 2 milioni per l’annesso giardino storico. Insomma, il sì del Consiglio al Ptop si configura come un passaggio fondamentale per dare il via alla rivoluzione nella tenuta reale creata nel 1799 da Ferdinando III di Borbone.
In secondo luogo c’è la questione del campo Rom. Un gruppo di lavoro coadiuvato dall’assessore comunale alla Partecipazione, Giusto Catania, sta lavorando a una soluzione definitiva “che non sia solo logistica ma soprattutto di tipo sociale – spiegava qualche tempo fa l’assessore – per tutti i Rom che vivono a Palermo, che sono a tutti gli effetti nostri concittadini. Il comitato di esperti elaborerà una proposta entro qualche mese e ovviamente agiremo anche sul campo della Favorita”. Al posto del campo dovrebbe essere realizzata un’arteria stradale.
C’è anche un intoppo burocratico da superare: come ha rivelato Live Sicilia qualche settimana fa, la Favorita fa parte di un lungo elenco di immobili comunali non iscritti al catasto. Per ovviare al problema l’Amministrazione ha in mente di siglare una protocollo d’intesa con l’Agenzia delle Entrate e gli ordini professionali di architetti, ingegneri e geometri.