La piccola banda suona ma la musica sta cambiando - Live Sicilia

La piccola banda suona | ma la musica sta cambiando

Un gustoso siparietto in consiglio comunale.

Caro direttore,
ho sentito di un gustoso siparietto che sarebbe accaduto addirittura durante una riunione di una commissione del nostro Consiglio Comunale.
Sembra che un consigliere di chiara fama appartenente all’opposizione e alla maggioranza (sta alternativamente dove lo porta il ‘cuore’), durante una riunione della terza commissione, abbia apostrofato duramente una consigliera, rea di non riconoscere il suo potere.

Tu non sei nessuno, pare le abbia urlato. La poverina, che giustamente pensava di essere almeno la vice presidente della commissione, è rimasta frastornata, quasi smarrita di fronte a tale impeto. Insomma, per usare un’espressione tipica delle nostre parti: si sentì presa dai Turchi. Superata la sorpresa, immagino che per prima cosa avrà cominciato a riflettere sul significato di quella frase così categorica.

Avrà pensato: ma io non sono stata eletta come lui? Io non sono la vice presidente della commissione e lui un componente? perché allora mi dice che non sono nessuno?
Direttore mi consente di rassicurarla?
Signora vice presidente, dia retta a me, non intendeva negarle i ruoli, voleva solo dirle in maniera esplicita che lei li può esercitare, però solo se lui ‘politicamente’ lo vuole e soprattutto alle sue condizioni ‘politiche’.
Capisco il suo imbarazzo, e in effetti poteva anche usare un’altra espressione. Che so, avrebbe potuto dire: Lei non sa chi sono io, per esempio… Sì, forse lo avrebbe potuto fare, però non avrebbe reso il concetto. Certo, anche in quest’espressione c’è arroganza, ma esprime anche una certa debolezza perché ammette che l’interlocutore possa non conoscerti. Lui non se la poteva permettere questa debolezza.
Tu non sei nessuno è invece il massimo della consapevolezza del proprio potere: qui comando io e tu sei zero! Questa è proprio la visione di comando da ‘padrone delle ferriere’ secondo cui bisogna allinearsi senza alcuna possibilità di replica.

Ma come è possibile, lei penserà? Non mi fraintenda, non ho detto che è così, è quello che pensa lui. Questo Consiglio Comunale, con poche eccezioni, è una piccola banda musicale (orchestra sarebbe stato esagerato, non me la sono sentita) ed il suo collega fa il direttore. La bacchetta da direttore gliel’ha data l’autore della musica a cui interessa che la musica non cambi. Tutto deve potere muoversi (o meglio non muoversi) in questa magmatica commistione tra maggioranza e opposizione in cui ognuno dei due ha il suo tornaconto.

Lei si è messa in testa di fare cambiare la musica e il gatto e la volpe hanno perso le staffe: uno la vuole denunziare e l’altro le urla contro tutto il suo sdegno.

Come le diceva? Stai zitta… tu devi stare zitta quando parlo io, come fa un professore esasperato quando vuole imporre la sua autorità ad un alunno irriverente.
Stia serena, i Turchi erano ritenuti guerrieri molto spietati e feroci e per questo molto temuti, ma non è questo il caso.
In questo caso si tratta di personaggi che riescono ad alimentarsi solo perché si sono mossi in un sistema che glielo ha finora consentito.
La politica è però altra cosa, non le pare?

Se vuole comunque conoscere il mio pensiero: con la cricca indagata e con i conti che non tornano, la musica è cambiata e gli unici a non essersene accorti sono loro.

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