“Esistono pochi dubbi sul fatto che siamo di fronte ad una vicenda dai risvolti assai inquietanti. Infatti, diversamente dalla procura di Palermo quella di Caltanisetta non ha mai ritenuto Ciancimino ‘una icona dell’antimafià e anzi lo aveva indagato. Adesso la Procura di Palermo lo arresta e lo interroga escludendo quella di Caltanissetta. Evidentemente perché vuole continuare a gestirlo in proprio”. Il giudizio sulla vicenda del pentito è di Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera. “Nello sfondo c’é anche la vicenda della trattativa stato-mafia del ’93 che qualcuno, tanto per cambiare, voleva addirittura mettere in conto a Berlusconi-dell’Utri e che – se c’é stata , come è ovvio, ha avuto come protagonisti e come – sia pure parzialmente ha ammesso il professor Conso, coloro che ricoprivano allora le massime cariche dello Stato, del governo, delle forze dell’ordine e della gestione delle varie strutture amministrative e parlamentari dell’antimafia. Comunque è da tempo in atto in tentativo di realizzare su questo terreno una grande mistificazione per cui la questione va seguita con grande attenzione”.
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