La proposta degli iTeachers:| "Solo libri digitali" - Live Sicilia

La proposta degli iTeachers:| “Solo libri digitali”

Centottanta docenti hitech si sono riuniti per parlare di didattica innovativa e di come insegnare ai nativi digitali. Boom di partecipazioni in diretta streaming

Scuola e web
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NICOLOSI – In classe con lo smartphone? Si, grazie. E anche con il tablet e perfino con i social networks. Sono lontani i tempi in cui a scuola erano banditi i cellulari: la nuova generazione di docenti, alcuni dei quali amano definirsi “iTeachers”, usano le nuove tecnologie e anzi propongono di eliminare totalmente i libri di carta ed usare esclusivamente quelli digitali.

La proposta è arrivata dal “1° Meeting Docenti Digitali e Insegnanti 2.0” che ha riunito a Nicolosi, nel catanese, ben 180 insegnanti di scuole elementari e medie provenienti da tutta Italia e riuniti nei due omonimi gruppi Facebook gestiti da Iolanda Caponata, Anna Pietra Ferraro e Giuseppe Corsaro. Boom di partecipazione online, grazie allo streaming in diretta ed all’hashtag  #docentivirtuali.

Lasciata da parte carta e penna, si sono interrogati su come insegnare usando computer, palmari, schermi touch. «E’ possibile – spiegano gli “iTeachers” – invertirequello che è stato finora. Non più libri cartacei con estensioni digitali, ma al contrario: libri di testo totalmente in digitale che lavorino sia in presenza che in assenza di connessione internet, e con la possibilità di stampare parti del contenuto. Gli editori potrebbero realizzarli, innestarli in piattaforme elearning, dotarli di tool e apps (come Prezi, Glogster, Powtoon, Symbaloo), arricchirli con contenuti digitali selezionati, recensiti ed appropriati, ed anche affiancarli con veri e propri social network protetti».

Il ragionamento è partito da un esempio: Scuola e al Digitale sono come due fidanzati che aspettano, per sposarsi, di avere tutto a posto (lavoro, casa, mobili, corredo) e anche la benedizione di tutti (genitori, nonni, zii, amici). Gli anni passano, ogni anno ce n’è una, e il matrimonio si rimanda sempre. «Facciamoli sposare – propongono gli insegnanti 2.0 – perché è fondamentale capire che il ruolo degli editori dei testi scolastici non può più essere quello di fornitore e confezionatore di contenuti, così come il ruolo del docente non può più essere solo quello di trasmettitore di saperi» .

Gli esempi non sono mancati: tra le novità più interessanti c’è “edMondo“, un ambiente virtuale 3D online, dedicato esclusivamente a docenti e studenti per l’innovazione della didattica in classe. Una dimostrazione, da parte di Elena Mosa di Indire, ha fatto vedere come sia molto simile a Second Life, ma applicato alla didattica (qui il video). Insegnanti ed alunni posso anche interagire dal vero, in classe, usando uno schermo che dialoga con i tablet dei ragazzi (è la soluzione proposta da Chiara d’Angelo di Samsung Smart School) e non mancano pure ambienti multimediali come SkillOnline Digiteen (ne ha parlato Carli Tomasi). Le competenze digitali dei prof sono pure certificabili, grazie alle certificazioni AICA

Di hitech si parla in tutta Europa: esistono già la community “eTwinning” di Loredana Messineo, che fa parte del progetto Comenius, e il progetto Epic di cui si occupa Angela Sugliano dell’Università di Genova. In Italia si farà il punto ad ottobre alla XI edizione di Smart Education & Technology Days, a Napoli, di cui a parlato Annamaria Capodanno.

E gli editori? Tra i partecipanti, anche Francesco Colangelo di RSCLibri: “il primo passo per noi – ha spiegato – è riformarci, cercando di ottenere più consulenza dai docenti e più interazione con alunni“.

Tutto il materiale (presentazioni, interventi, link e registrazione dello streaming) sarà disponibile sulla pagina http://insegnantiduepuntozero.wordpress.com/


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