CATANIA – I sindaci di Taormina, Giardini Naxos e Letojanni – Cateno De Luca, Giorgio Stracuzzi e Alessandro Costa – hanno chiesto la convocazione di un tavolo tecnico operativo per valutare la proposta di eliminazione dell’interconnessione con la stazione di Letojanni, prevista nel progetto del raddoppio ferroviario della tratta Catania -Messina, lotto Sud.
L’intervento oggetto di attenzione riguarda la previsione progettuale dell’interconnessione tra la linea ferroviaria del nuovo raddoppio e il tracciato esistente, attraverso l’utilizzo della stazione di Letojanni, con l’obiettivo di mantenere in esercizio anche la tratta ferroviaria Taormina/Giardini-Alcantara-Randazzo.
Tuttavia, le opere previste per tale interconnessione – dicono i sindaci – comporterebbero interventi pesanti sull’area turistica di Mazzeo/Spisone, come la deviazione provvisoria dell’autostrada A18 e lo stravolgimento definitivo della strada statale 114, con effetti gravi sulla viabilità, sull’ambiente e sull’economia locale, oltre una stima di costi in decine di milioni di euro.
L’area coinvolta risulta strategica per la mobilità e l’accoglienza turistica nel periodo aprile-ottobre, e le attività previste in quel periodo rischiando di compromettere l’intero sistema turistico del comprensorio. Nel progetto originario è inoltre prevista la dismissione della tratta ferroviaria esistente tra le stazioni di Fiumefreddo e Alcantara, una scelta che comporterebbe ulteriori costi rilevanti.
La proposta dei Sindaci vuole “introdurre una serie di variazioni che consentono, con una sensibile riduzione dei costi, di mantenere le funzioni di collegamento tra la nuova infrastruttura del raddoppio e la linea esistente Alcantara-Randazzo, attraverso: il mantenimento della tratta Fiumefreddo-Alcantara (con nodo ferroviario Alcantara come punto di interconnessione verso Randazzo); l’eliminazione dell’interconnessione con la stazione di Fiumefreddo; la possibilità di riutilizzare la tratta ferroviaria esistente da Alcantara a Letojanni per finalità alternative, non ferroviarie, già in fase di confronto tra i sindaci e la Regione siciliana”.