La protesta nelle raffinerie - Live Sicilia

La protesta nelle raffinerie

FORZA D'URTO
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“Forza d’urto” sta valutando la fattibilità dei presidi, annunciati venerdì scorso, ai pontili delle raffinerie siciliane per impedire al carburante di uscire dalla Sicilia ed ha istituito allo scopo un “comitato interno preposto all’ordine e alla sicurezza”. Il Comitato ‘Forza d’urtò “dopo le dovute valutazioni, darà “comunicazioni ufficiali alle Questure e alle Prefetture”. Lo ha reso noto il segretario del Comitato Forza d’Urto e portavoce Movimento dei Forconi Fabio Micalizzi, che ha inoltre reso noto che “cittadini siciliani stanno istituendo presidi e occupazioni simboliche presso i municipi dei comuni siciliani”. Micalizzi ha aggiunto che “obiettivo principale di questa forma di protesta pacifica, che non arrecherà disagi e danni all’economia, è quello di dare voce alle varie categorie produttive che non si sentono rappresentate né dalla classe politica né dalle organizzazioni sindacali nazionali che fanno ormai parte dello stesso sistema di potere della politica e hanno come unico obiettivo la spartizione di poltrone, consulenze e finanziamenti”. Micalizzi ha inoltre affermato che “l”occupazioné delle aule consiliari decreterà, anche simbolicamente, la morte dei partiti ed il fallimento della classe politica, che ha portato al collasso economico i nostri territori”. Micalizzi ha anche annunciato “assemblee pubbliche popolari all’interno dei consigli comunali”, in cui i cittadini “riconquisteranno gli spazi della democrazia”. Micalizzi ha inoltre preannunciato che Forza d’urto chiederà a tutte le Prefetture siciliane “l’istituzione di tavoli tecnici per lo sviluppo, e la proclamazione dello stato di calamità per le categorie dei pescatori, degli agricoltori e degli allevatori”


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