La prudenza di Musumeci su Conte | "Servono politiche per il Sud" - Live Sicilia

La prudenza di Musumeci su Conte | “Servono politiche per il Sud”

"Le regioni meridionali devono incalzare il governo giorno dopo giorno".

Intervista a Il Mattino
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2 min di lettura

ROMA – “Sono laico e prudente. È pure vero che il discorso d’insediamento dovrebbe dare un segnale concreto sugli obiettivi prioritari… detto questo, credo che il governo vada incalzato giorno dopo giorno dalle regioni meridionali. Noi governatori dobbiamo iniziare ad andare a Roma non più in ordine sparso, ma con un progetto serio, concreto, realizzabile”. Lo dice al Mattino il governatore della Sicilia, Nello Musumeci. “Il presidente campano De Luca – spiega Musumeci – ha ragione quando dice che bisogna rimpolpare le piante organiche nella pubblica amministrazione, schiacciate sui dipendenti di fascia A e B. Io ho sei miliardi da spendere, ma non posso perché non ho i dirigenti per scrivere i progetti. Però dobbiamo smetterla di guardare alla Pa come ammortizzatore sociale. Il 13 chiederò a De Luca e ai miei colleghi di lanciare un piano anche per le imprese, che sono le uniche a poter creare lavoro e che pagano le troppe diseconomie nel Mezzogiorno”.

Sul fatto che nel contratto di governo si escludono politiche straordinarie per il Sud, Musumeci osserva: “Ma queste sono necessarie, considerate le diseguaglianze economiche e sociali evidenti. Però, non appartenendo al partito dello sciocco rivendicazionismo piagnone, devo ammettere che qui non sono mancate le risorse, ma la capacità di orientare la programmazione verso autentici poli di sviluppo. I soldi si sono sprecati”. “Non ho mai creduto in un processo di industrializzazione – continua -. Per anni in Sicilia abbiamo avuto più grande polo chimico d’Europa e che cosa c’è rimasto ora che lo stiamo smantellando: inquinamento e aree che erano votate ad altre attività. La Sicilia e il Meridione hanno altre vocazioni: il turismo, un maggior inserimento nella filiera agricola per trasformare prodotti che ci sono in loco. Servono infrastrutture, soprattutto portuali, visto che non riusciamo ad attirare una delle navi che entrano nel Mediterraneo da Suez. E poi quando s’interverrà su accesso al credito, lotta all’illegalità e controllo del territorio?”. “Mi ha chiamato il neo ministro del Sud, Barbara Lezzi – fa sapere -. Non la conoscevo, mi ha invitato a Roma per parlare di spesa extraregionali. Mi sembra un buon segno. In ogni caso, appena lo vedrò, ricorderò al professor Conte che il sistema Italia a due velocità non va da nessuna parte”.

(ANSA).


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