Dalla Regione un piano per Lampedusa|ma si chiede l'attenzione di Roma - Live Sicilia

Dalla Regione un piano per Lampedusa|ma si chiede l’attenzione di Roma

Emergenza migranti
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“Abbiamo scritto al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio e stiamo chiedendo una nuova ordinanza attraverso la quale anche la Regione venga coinvolta”. Le parole del presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo riguardano Lampedusa, ma puntano dritto verso Roma. Il governatore interviene nel corso della conferenza stampa indetta per la presentazione del ddl sulla semplificazione amministrativa, ma l’argomento al centro dell’attenzione e più rovente è senz’altro l’emergenza immigrati a Lampedusa.

“Senza che il Governo nazionale ci abbia chiesto nulla – ha spiegato il governatore – abbiamo disposto un rafforzamento dei servizi sanitari e un secondo elicottero, l’invio della nostra Protezione Civile con una ventina di dirigenti e uomini e un presidio della forestale”.

Anche l’acqua è diventato un problema per l’isola all’estremo sud dello stivale. Ma l’assessore all’Energia Giosuè Marino rassicura: la Regione metterà a disposizione “una fornitura di sessanta mila metri cubi d’acqua da qui al 30 giugno”.

Da Lombardo anche critiche sullo smistamento dei profughi di Lampedusa: “I migranti – dice – affluiscono in massa e il governo non sa dove destinarli. Non sappiamo se saranno destinati in ospedali o caserme dismesse o in tendopoli, di fronte a un esodo che potrebbe contare 300mila migranti”.

Ed ecco il caso Mineo, sul quale Lombardo chiede un ripensamento immediato: “il Governo faccia un passo indietro. Quello di Mineo è un mega lager, verso il quale stanno partendo anche i profughi di Lampedusa, oltre ai 2000 richiedenti asilo. Il tutto in un tessuto economico, quello di Mineo, con un alto livello di disoccupazione e un basso livello di crescita, dove quindi sarà difficile l’integrazione lavorativa. La gente è più che preoccupata: non si sentono sicuri di poter portare avanti le loro attività economiche. I sindaci inoltre daranno luogo a nuove manifestazioni”.

Ma non solo. Le richieste al governo nazionale vanno dalla riapertura dell’aeroporto civile di Birgi a nuovi provvedimenti per il trasferimento dei migranti: “Chiediamo che venga attivato Sigonella per le operazioni militari e che Birgi torni operativo: un milione e 800 mila passeggeri alimentano l’economia del territorio. Chiediamo la messa a disposizione di barche militari o civili per far sì che i prossimi immigrati vengano direttamente ospitati a bordo e trasferiti altrove. E infine l’apertura di un ponte aereo sull’isola”.

Sulla questione sono intervenuti anche l’assessore alla Sanità Massimo Russo, che denuncia “una situazione igienico-sanitaria arrivata al limite”, e l’assessore all’Istruzione Mario Centorrino, che definisce “una tragedia” quanto sta succedendo a Lampedusa. “Il rapporto migranti e cittadini lampedusani è 1:1 – spiega il responsabile dell’Istruzione – . Sono persone che vanno sfamate. Altri appellativi, come clandestino, finiscono per dare un quadro distorto, vanno sfamati ed è un nostro dovere di italiani, siciliani e cristiani”.

Se da un lato Centorrino ha parole di apprezzamento per i lampedusani perchè “malgrado la situazione di degrado, ci sono episodi di grande solidarietà”, dall’altro denuncia “il silenzio sospetto sulle vicende di Lampedusa. Ne parla solo ‘La stampa’. Il timore è che si voglia far esplodere l’emergenza perché aumenti il potere contrattuale del Governo nei confronti dell’Unione Europea”.

Oltre alla presenza costante dell’assessore al Terriorio Gianmaria Sparma, Raffaele Lombardo ha intanto annunciato la visita di esponenti governo regionale sull’isola: “Ci recheremo presto a Lampedusa, credo che mi recherò nelle prossime ore sull’isola, salvo altri impegni”.


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