ROMA – Massimo D’Alema dipinge un nuovo scenario per il possibile governo: in un’intervita al Corriere della Sera, l’ex presidente del Consiglio parla di nuove responsabilità per le principali forza in causa. La proposta è dunque di aprire al Movimento 5 Stelle e al Pdl. Al’indomani del voto, con un Pd ancora traballante per aver mancato la vittoria schiacciante sugli avversarsi, è D’Alema il primo a proporre una soluzione per salvare il Paese che coinvolga sia Grillo che Berlusconi.
Monti è il grande escluso dagli schemi di D’Alema, che è chiaro sulla necessità di tener conto dei consensi ricevuti: la sua non sarebbe l’offerta di una trattativa per creare un “governissimo”, bensì permettere il funzionamente delle istituzione coinvolgendo tutte le maggiori forze politiche: in questo senso, secondo il presidente del Copasir, è giusto che le presidenze delle due assemblee parlamenti vadano al centrodestro e al Movimento 5 Stelle. Nessun governo Pd-Pdl, perché “anche Grillo non può chiamarsi fuori”.