Dice di non voler fare una “lenzuolata di riforme” alla Bersani. Dice che si accontenterebbe di un “centrotavola”, o magari di una “pezza”. Ma intanto, Mario Centorrino fa subito capire che ha intenzione di cambiare musica sulla formazione professionale. Il neo assessore presenta in conferenza stampa il nuovo Prof, il piano regionale della formazione, preludio dei nuovi corsi che partiranno a febbraio. Tante novità: tra le altre, una sostanziale “dieta dimagrante” per il settore, che riceve 18 milioni in meno rispetto all’anno scorso (da 260 a 242), il blocco del turn over e la sospensione dei nuovi accreditamenti. La Regione, insomma, prova “ad applicare le norme”, come spiega l’economista chiamato da Lombardo per mettere ordine nel caos della formazione professionale, col suo esercito di 6.800 dipendenti.
Stop a nuove assunzioni, dunque. Una mossa che prepara a un ridimensionamento della massa dei dipendenti degli enti. Centorrino ha spiegato che si procederà a prepensionamenti per chi ha i requisiti (35 persone a oggi, più di 600 da qui a tre anni, ha precisato il capo di gabinetto Nino Emanuele). Per un’altra parte di lavoratori, che saranno considerati in esubero dagli enti, si potrà ricorrere al così detto “avviso 1”, ossia un ammortizzatore sociale con un percorso di riqualificazione che prepari al riassorbimento negli enti.
Sempre in tema di “dieta”, il taglio di fondi corrisponde a 16 mila ore di formazione in meno. Una cifra, spiega la dirigente generale Patrizia Monterosso, stabilita dalla regione in base a un monitoraggio sulle ore di lezione assegnate e non svolte. I soldi, ha sottolineato Centorrino, sono solo regionali e non c’è una lira attinta dai fondi strutturali europei.
Tra le altre novità del giro di vite, “il rispetto rigoroso del principio di territorialità, cioè se finanziamo un corso a Siracusa non lo si potrà svolgere a Enna”, spiega centorrino, e l’istituzione dei revisori dei conti di nomina assessoriale negli enti, altra novità assoluta. “Non vogliamo criminalizzare nessuno, anzi vogliamo liberare il mercato dai falsi operatori a vantaggio degli enti onesti”, dice l’assessore, che ricorda che dei 2000 enti accreditati, 1600 sono “virtuali” e non presentano costi.
L’offerta formativa presenterà delle novità. Meno corsi per parrucchieri, estetisti e opartori informatici (-12%), più corsi nei settori ambiente, energia, turismo e beni culturali. Agli enti saranno richiesti dei documenti di regolarità contributiva, il Durc e il certificato Equitalia.
Centorrino ha anche dedicato un passaggio della conferenza stampa all’università: “Nascerà un sistema Università Sicilia, con uffici presso il dipartimento istruzione dell’assessorato — ha annunciato -. L’obiettivo è quello di arrivare in due ani a un’unicità di tasse universitarie nei quattro atenei siciliani”.