La sanità perde pezzi |Basile rinuncia al Garibaldi

CATANIA – Dopo la grana Tar, la rinuncia. “Comunico di aver inviato al Presidente della Regione Siciliana e all’Assessore alla Salute una dichiarazione di rinuncia alla nomina a Direttore generale dell’Arnas Garibaldi di Catania. La rinuncia è motivata dalla incompatibilità con il ruolo di Presidente della Scuola ‘Facoltà di Medicina’, che attualmente rivesto presso l’Università di Catania”. Lo annuncia in una nota Francesco Basile, scelto da Lucia Borsellino come direttore generale dell’ospedale Garibaldi: “Per accettare la nomina – dice Basile – avrei dovuto dimettermi da tale carica, che è elettiva e avrà scadenza naturale il 31/10/2015 con possibilità di rinnovo per un ulteriore triennio. In questo ruolo, in pieno accordo con il Magnifico Rettore dell’Ateneo e con la collaborazione dei docenti e degli studenti, sto portando avanti un processo di profondo rinnovamento della Facoltà Medica, alla luce dei dettami della riforma universitaria”.
Insomma, secondo Basile dimettersi sarebbe stato “tradire il mandato affidatomi dai colleghi e la fiducia in me riposta dall’istituzione universitaria alla quale appartengo, ed in particolare dalla popolazione studentesca”. Dunque, il gran rifiuto: “Mi corre l’obbligo di precisare, infine, di aver partecipato alla procedura di selezione dei Direttori generali di Azienda sanitaria certamente con l’intento di riuscire ad essere inserito nella graduatoria degli idonei, ma non ritengo sia oggi il momento opportuno per svolgere un incarico diverso, tralasciando i miei doveri istituzionali e soprattutto l’azione intrapresa per migliorare la formazione dei giovani in campo universitario”.
Un abbandono, ma non uno strappo: “Ringrazio sentitamente il Presidente della Regione e l’Assessore alla Salute per avermi voluto indicare, attestazione di stima che mi rende orgoglioso, e garantisco il massimo impegno a favore della gente che ha bisogno di buona sanità, auspicando una proficua collaborazione tra governo regionale e medicina universitaria”, chiude Basile.