La scomparsa, una foto, la speranza| "Credevo fosse il mio Marcello" - Live Sicilia

La scomparsa, una foto, la speranza| “Credevo fosse il mio Marcello”

Marcello Volpe, scomparso a Palermo nel 2011

Parla la mamma di Marcello Volpe, scomparso 7 anni fa, e segnalato in centro.

PALERMO – Un’immagine lo ritrae disteso su un cumulo di coperte, con il viso rivolto verso basso, gli occhi chiusi in un momento di riposo. E’ la foto di un ragazzo che ha riacceso la speranza, durata però troppo poco per Laura Zarcone, la mamma palermitana che da sette lunghi anni cerca suo figlio.

In quella fotografia ha rivisto le orecchie, le basette, il naso del figlio. Dettagli su un volto sfocato che sembravano aver messo un punto ad un incubo infinito. “E invece non era lui – racconta amareggiata Laura Zarcone -. Purtroppo si è trattato dell’ennesima delusione, ma stavolta ci ho sperato davvero. Quando mio marito è stato contattato da una collega che gli ha segnalato il post sui social, non ho creduto ai miei occhi. L’età e i lineamenti di quel giovane mi hanno fatto credere per un attimo ad un sogno. Mi sono sempre imposta di non illudermi, ma questa volta non è stato semplice”.

In quell’immagine Laura ha rivisto Marcello, lo stesso ragazzo che alla vigilia del suo ventesimo compleanno è uscito di casa dicendo al fratello minore che sarebbe tornato presto. Quel giorno era tutto pronto per la sua festa. Ma quella gioia è ormai lontana e, seppur con estrema lucidità, i familiari hanno creduto di poterla provare ancora. “Sì – prosegue la mamma di Volpe – perché in questo caso le coincidenze erano tante. Il ragazzo è stato fotografato in corso Vittorio Emanuele, una strada che io e Marcello percorrevamo spesso insieme”.

E’ la via nel cuore del centro storico in cui si trovava un negozio di fumetti, di cui il giovane era un cliente affezionato: “Ho così pensato che voleva farsi trovare – aggiunge la madre – che disorientato ed impaurito volesse darmi un indizio per avvertirmi della sua presenza. Per un istante – sottolinea con l’amaro in bocca – ho cominciato ad organizzare nella mia mente i prossimi giorni. Se Marcello fosse tornato davvero a casa sarebbe stato un miracolo: il cuore mi batteva forte, avrei dovuto dedicarmi a lui, avrei dovuto prendere delle ferie, capire cosa gli era successo. Nel frattempo, mio marito e mio figlio si sono recati sul posto”.

Un mix di emozioni positive si era fatto spazio nell’inferno di incertezze e di paure della famiglia di Marcello. Ma quel ragazzo steso sul marciapiede non era lui. E’ un giovane palermitano di cui si stanno già prendendo cura gli assistenti sociali e i volontari. “Le nostre speranze si sono spente subito. Da vicino è stato chiaro non fosse lui. Si chiama Carmelo, ha perso il padre e sua madre si trova in ospedale. Un altro giovane sfortunato, come quello che ho conosciuto in Spagna, quando si era diffusa la notizia del ritrovamento di mio figlio a Madrid”.

E, a breve, le indagini sulla scomparsa del ragazzo potrebbero essere chiuse. “Ci siamo già opposti tre volte alla richiesta di archiviazione – ribadisce Laura Zarcone – ma ora non sembra più esserci alcun elemento utile per proseguire. Non sarà un fascicolo chiuso a fermarmi, lo ripeto. L’attenzione sul caso di Marcello è per fortuna ancora altissima e ciò che è successo nelle ultime ore ne è l’ennesima dimostrazione. Per questo ringrazio tutti coloro che si sono interessati. Io, di certo, non smetterò mai di cercarlo”.


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