PALERMO – La scoperta di uno scheletro di un musicista di 2.500 anni fa, sepolto con la sua lyra a Metaponto, una colonia della Magna Grecia. È questo ciò di cui si discuterà nel corso del congresso internazionale che si terrà da martedì 14 a giovedì 16 maggio al Polo didattico dell’università di Agrigento. Organizzatrice dell’appuntamento è la docente di Archeologia musicale, Angela Bellia.
“Il progetto – spiega la professoressa Bellia – si è svolto in un campo di studi innovativo che coniuga la documentazione storica a interesse musicologico con la ricerca archeologica. Negli anni 80 dei ricercatori texani avevano già scoperto questa tomba. Lo scheletro ritrovato è di un individuo adulto di età compresa tra i 40 e i 60 anni, alto 180 cm, una statura molto più alta rispetto agli altri individui la cui statura era compresa tra i 160 cm per gli uomini e i 150 cm per le donne. L’uomo, affetto da acromegalia, aveva cranio mani e piedi più grandi rispetto al resto del corpo. Questo studio quindi vuole stabilire le ragioni della morte e se era di origine greca o indigena”.
Gli studi avverranno a Ravenna presso il laboratorio di Antropologia Archeologica del dipartimento di beni culturali dell’ università, diretti dal professore Giorgio Gruppioni. Il convegno, svolto in sinergia tra l’università di Palermo e l’università di Bologna, e nello specifico i poli di Agrigento e Ravenna, riporta alla luce l’importanza dei poli decentrati.
“La politica del decentrameto universitario non è una politica da demonizzare – ha affermato il rettore dell’Università di Palermo, Roberto Lagalla – in Sicilia, l’università di Palermo si è comportata in maniera diversa rispetto agli altri poli universitari. Non possiamo privare il nostro territorio delle università. Finchè sarò rettore – ha concluso Lagalla – non arreterò davanti al progetto di un decentramento delle sedi di Agrigento, Trapani e Caltanissetta. Su questo noi insisteremo perchè vogliamo dimostrare che anche nelle sedi decentrate si possono ottenere risultati importanti e significativi”.
Infine nell’ambito del progetto ‘Vivere città’, il rettore ha annunciato il conferimento di due lauree honoris causa al regista bagherese Giuseppe Tornatore, e al paroliere Mogol noto per il suo sodalizio artistico con Lucio Battisti. La cerimonia avverrà nel cortile di palazzo Abatellis e sarà aperta al pubblico.