La scuola cade a pezzi| Il Comune: "È sotto sfratto" - Live Sicilia

La scuola cade a pezzi| Il Comune: “È sotto sfratto”

La scuola elementare Angelo Custode della Guadagna cade a pezzi: vetri rotti, topi, immondizia, assenza di riscaldamenti. E il preside prepara lo spostamento di un centinaio di alunni: "Siamo sotto sfratto e non ci sono le condizioni per la sicurezza dei bambini". GUARDA IL VIDEO ALL'INTERNO

ALLA GUADAGNA
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La scuola Angelo Custode

PALERMO – Immondizia fuori dal portone, il tetto che cade a pezzi, un secondo piano inagibile e uno sfratto esecutivo. E anche i topi, tanto per non farsi mancare nulla. Sono queste le condizioni in cui versa, ormai da tempo, la scuola elementare Angelo Custode del quartiere Guadagna a Palermo.

Un istituto che conta cinque classi che ogni giorno devono fare i conti con una struttura fatiscente e non sicura, tale da costringere il preside dell’Istituto comprensivo Quasimodo-Oberdan, Vito Pecoraro, a predisporre lo spostamento di un centinaio di bambini nella scuola Oberdan di via Oreto. “La scuola è in uno stato quasi di abbandono – dice il preside – le aule non sono accoglienti e la struttura è fatiscente”.

Ed è sufficiente guardarla anche solo dall’esterno per rendersene conto. Perché non è solo l’immondizia davanti il portone di ingresso a rendere la scuola poco sicura per i bambini. La struttura, di proprietà dell’opera pia Cardinale Ruffini, cade letteralmente a pezzi: il secondo piano, per un crollo del soffitto, è stato chiuso e il pian terreno è usato da un’associazione.

Solo il primo piano è in condizioni migliori, sempre che in questo modo si possano descrivere vetri delle finestre rotti, infissi fatiscenti e temperature assai rigide in inverno vista la mancanza di riscaldamenti. “Abbiamo chiesto l’intervento della circoscrizione e dell’assessore Barbara Evola – continua Pecoraro – e fortunatamente ci hanno risposto. Ma anche se ci sposteremo, dovremo trovare il modo di non lasciare il quartiere sprovvisto di una scuola”.

Il quartiere, quello della Guadagna, non è dei più facili a Palermo e il rischio concreto è che a chiudere i battenti sia un baluardo di legalità e un simbolo dello Stato in una zona della città che ben conosce la criminalità. Il Comune, infatti, è sotto sfratto: l’opera pia non intende adeguare la struttura e adesso bisognerà cercare una nuova sede. Anche se Palazzo delle Aquile continua a pagare l’affitto dell’attuale.

“Condivido le preoccupazioni del preside per l’incolumità degli alunni – dice l’assessore Evola – e martedì avremo un tavolo tecnico per decidere il da farsi, alla presenza anche del Patrimonio per individuare una eventuale struttura alternativa. La preoccupazione dei residenti, che è anche la mia, è che il quartiere resti senza una scuola”.

Per il momento, però, sarà così. L’esterno della scuola è fatiscente, con muri scrostati e copertoni per terra. E dentro non va meglio: il secondo piano è un ammasso di rifiuti, c’è persino il ramo di un albero. Per non parlare di vetri infranti, sporcizia e trappole per topi divenute necessarie per fronteggiare la presenza dei roditori e impedirne il contatto con i bambini. “Dal secondo piano – conclude Pecoraro – dove non ci sono infissi entra il freddo. Tra poco gli alunni saranno costretti a stare con i giubotti in classe”.

 


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