La Sicilia non smette di bruciare | "Attenti, resterà soltanto cenere" - Live Sicilia

La Sicilia non smette di bruciare | “Attenti, resterà soltanto cenere”

Commenti

    Evidentemente le pene per i piromani sono del tutto irrisorie anzi fanno ridere. E non parlo di procedimenti penali che scatterebbero forse soltanto in presenza di diverse persone decedute ma civili, per risarcire in qualche modo i danni recati alla natura dagli incendi dolosi che, anche se personalmente non ritengo quantificabili in vile denaro, si dovrebbe tuttavia cercare di fare pagare economicamente ai responsabili. Sarebbe già un passo avanti.

    Palermo stracolma di immondizia, altro che Roma ,Orlando ipotizza la criminalità organizzata che con oscure trame getta tonnellate di munnizza per le strade , la Sicilia brucia e Musumeci ipotizza organizzazioni di piromani intente a incendiare ogni angolo di Sicilia ma nessuno di questi due signori però ipotizza una sua pur minima responsabilità per non avere saputo organizzare i propri mezzi a disposizione per prevenire simili disastri , guardate egregi signori Orlando e Musumeci che ogni estate la munnizza soffoca Palermo e che ogni estate la Sicilia brucia e quindi basterebbe che in estate si ritirasse la munnizza come in inverno e almeno tre mesi prima della stagione dei roghi si provvedesse a creare i viali tagliafuoco nell zone solitamente a rischio invecedi ipotizzare di organizzazioni criminali potatrici di munnizza e roghi

    Non si riesce a capire ogni anno puntualmente gli incendi, la Regione Sicilia ha in dotazione migliaia di Forestali (circa 21.500 unità!), oltre alle flotte aerei, insomma milioni di euro di debito pubblico che vanno in fumo tutti gli anni.

    Terra senza alcuna speranza

    Perché non si indaga per verificare chi ci guadagna da questi incendi? Meglio tacere ed imprecare contro i soliti incivili. Così è la Sicilia! Ma l’esercito dei forestali che fa?

    La regione Sicilia che ha sul campo un esercito immenso di guardie forestali, in proporzione più numeroso dello stesso Canada, non riesce a far fronte, soprattutto con una attenta e oculata opera di prevenzione e messa in sicurezza dei territori, ai numerosi incendi che, specie nella stagione estiva e quasi sempre per mano “criminale”, si sviluppano e riescono a incenerire in poco tempo svariati ettari di bosco e di vegetazione mediterranea, mettendo a repentaglio la vita della gente, a rischio numerose abitazioni, e stravolgendo così intere aree di estrema importanza fauno paesaggistica. La desertificazione e il disboscamento inoltre con i suoi effetti devastanti, quali frane e smottamenti, insieme agli eventi climatici anche estremi, rappresentano poi l’epilogo di una storia già scritta di un ulteriore disastro ambientale. Le solite accuse, i soliti rimpalli di responsabilità e un sistema organizzativo forestale lacunoso, fanno da sottofondo ad un panorama spettrale di cenere e di alberi scheletriti, e nello stesso tempo costituiscono una ulteriore beffa per i cittadini siciliani. Tutto ormai è desolazione……. e la Sicilia, ancora oggi, continua a bruciare. Dott. Paolo Caruso

    sig filippo per quanto riguarda le guardie forestali, come le chiama lei, siamo appena 500 in tutta la regione di cui la metà sarà in fase di pensionamento l’anno prossimo. gli operai forestali effettivamente sono un paio di migliaia con una media di età a ridosso dei 55 anni, ma fanno quello che possono. la prevenzione, quella si fa solo quando la politica riesce a finanziare il bilancio, cosa che accade sempre più spesso a ridosso della tarda primavera inizio estate. per quanto riguarda i terreni e le case in aree a ridosso di boschi, mi creda, i privati non fanno assolutamente nulla come prevenzione. se ha occasione parli con il personale in divisa di uno dei tanti distaccamenti forestali in sicilia.

    Filippo, continui pure a credere liberamente che i “forestali” sono 21500 senza capire neanche di cosa sta parlando.
    Intanto quest’anno il personale del Corpo Forestale si è ridotto a meno di 500 unità complessivamente in tutta la Sicilia. I numeri di cui lei parla sono solo favolette in salsa gilettiana o d’ursiana raccontate a chi non ha neanche la buona creanza di informarsi e di non ripetere a pappagallo tutti i luoghi comuni trovati qua e la sul web.
    Inclusa la favoletta delle “flotte aeree”(anzi alle “flotte aerei” come scientemente lei scrive).
    Per sua informazione le “flotte aereI” ovvero gli otto elicotteri messi in campo dal corpo forestale sono bloccati da lungaggini burocratiche dovute alle normative nazionali sugli appalti vigenti, il resto non appartiene alle competenze regionali ma nazionali.
    Si figuri (lo racconti a giletti e company lei che li segue di certo) che anche gli operai stagionali addetti all’antincendio scarseggiano e non si riescono più a mettere insieme le squadre antincendio.
    Da circa venticinque anni, tranne che per pochissime unità, non si rinnova il parco automezzi e i mezzi antincendio sono rabberciati e tenuti insieme per puro miracolo, mancano pure i fondi per i presìdi di sicurezza per gli operai, ma di cosa va parlando ?????

    quanti luoghi comuni e sciocchezze che ha detto, caro signor Caruso !!!! Si informi bene !!! e tanti saluti dal Canada !!!

    Ancora con sta storia dei 21500 forestali e del canada ? Ma benedetto iddio ! Ma
    Informatevi prima di scrivere boiate simili !!!

    le migliaia di Forestali che tu dici sono a tempo determinato e di queste migliaia è come pagare 7000 operai a tempo pieno per tutta l’isola, gli operai forestali possono agire SOLO NEI DEMANI FORESTALI, nei demani comunali con art. 25 i comuni devono pagare, qualcosa, ma devono pagare, (tutti i comuni sono in dissesto) la maggiorparte degli operai sono ultra quarantenni, non c’è ricambio generazionale, i sindacati avevano proposto un incentivo di assunzioni del 10 % annuo, io direi di piu’ del 10% annuo slo di persone specializzata o da specializzarsi in motoseghista e decespugliatorista,e mantenere quella qualifica sino a sopravvenuta inidoneità fisica rilasciata dalla commissione medica dell’Asl competente, cosi’ la finiamo con io non lo posso fare, io non lo faccio, io non ho la qualifica, etc etc, ma a casa loro sono come dei virtuosi del violino nell’utilizzo di questi attrezzi, comunque ……. lasciamo cadere il discorso…. degli operai alcuni hanno delle limitazioni, (diciamo alcuni), mezzi per spostare pietre, legname ed altro insufficienti o in disfacimento, per dirla chiara Sembrano l’armata di Brancaleone, e non vi credete, anche l’Esa è combinata Maluccio la maggior parte dei trattori urgono di riparazioni e di messa a norma, questo inverno caro Presidente Musumeci, non si riempa la Bocca, nelle Emergenze di alluvioni ed altro con “MANDIAMO I TRATTORISTI DELL’ ESA” perch+ ogni anno c’è emergenza e alle emergenze ci si prepara prima se LA regione non fornisce i soldi per le Manutenzioni come vuole affrontare le Emergenze? a mio giudizio è già tanto se la Regione siesce a racimolare i soldi della paga di questi operai perchè in genere sono pagati con 2 o 3 mesi di ritardo, quindi immaginate, fra manutenzioni mancate, fra età degli operai, e mancata e ritardato pagamento della retribuzione, QUALE armata di Brancaleone si trova la Regione a dover comandare, del tipo, Armiamoci e Partite, ma per andare dove? a mani nude? con gli stracci? se fate una politica forestale da far pietà e misericordia senza capo ne coda, giocate con i pupazzetti, oggi metto quello li, domani lo sposto la etc etc, questa è la vostra politica. PUNTO

    veda sig. Francesco che il personale in divisa di UNO DEI TANTI DISTACCAMENTI IN SICILIA, non è solo in UNO, ma adesso con pensionamenti e varie ne deve gestire TRE, e nel 2020, credo che collasserà su se stesso proprio per mancanza di personale in Divisa, che fra l’altro a chi danno la GESTIONE ANTINCENDIO VEDETTE ETC ETC? sono davvero curioso, appunto gli operai forestali sono a ridosso i 55 e decespugliatori e motoseghe molti ne sono allergici, semmai se vi saranno assunzioni nuove bisogna farli solo settorializzati e solo una commissione medica ospedaliera puo’ certificare che quell’operaio non puo’ fare quel tipo di lavoro, non deve bastare il semplice certificato medico del dottore, o lombosciatalgia etc etc, perchè il lavoro del Lavoro forestale è tutt’altro che facile, es. i viali parafuoco, molti si trovano in pendenza e dunque operai che siano preparati anche atleticamente sotto sforzo a superare determinati dislivelli con il peso addosso, devono tagliare alberi, anche alti, e non è cosi’ semplice, molti incitendi capitano proprio per diciamo l’essere troppo sicuri di se stessi e non si fanno i dovuti accorgimenti, tirare fuori il legname tramite verricelli, perchè il legname stesso è una risorsa e si deve vendere, la foresta curala quanto vuoi ma non deve restare “PASSIVA” è un bene di tutti, sicuramente ha piu’ spese che entrate, ma appunto è bene contrabilizzare qualche cosa in positivo, quindi il legname, si raccoglie si taglia e si trasporta in luogo idoneo sempre vicino alla foresta e comunque accessibile al pubblico e si vende li’ invece di venderlo nel letto di caduta, si fanno dei lotti e si vende il sughero, si fanno dei lotti e si vende il castagno troppo maturo a rotazione quinquennale, Queste idee sono di tutti ma non le applica nessuno, l’iter burocratico o non c’è o è troppo ferraginoso ed uno ci rinuncia prima ancora di incominciare, qui prima di fare qualunque cosa ci sincarta con la documentazione, e ci vuole questo, e ci vuole quello, autorizzazioni di qua e autorizzazioni di la, le decisioni, in genere non vengono prese per ogni ufficio sungolo Provinciale, ma è sempre l’unità principale operativa a Palermo che alla fine stabilisce l’OK, quindi il brodo si allunga ancor di piu’. Qui non c’è nessuna semplificazione della burocrazia, ogni giorno che passa c’è sempre di piu’ un ICANCASINAMENTO DI CARTACCE BUROCRATICHE. scusate il termine ma quando ce vo ce vo.

    comunque se la regione siciliana entro quest’anno non riorganizza tutto il comparto forestale, sia dal punto di vista Guardie Militari, sia vedette e squadre antincendio, sia di funzionari da assumere che non ne hanno piu’ , sia come anche nel Servizio sviluppo rurale, Esa, e Consorsi che in fin dei conti dipendono tutti da uno stesso assessorato, o fanno qualcosa, o di già il lento declino che ai piu’ non sembra visibile, ma e toccato con mano dagli addetti ai lavori, subirà anche per i pensionamenti di molte persone, un tracollo generalizzato e pesante, con ricadute incerte su tutto il settore, già queste strutture sono in ginocchio, entro il prossimo anno avranno una bella Mazzata, in negativo, poi boschi, spazi verdi, aree attrezzate, ed anche quel poco che vedete adesso che si fa con tanti sacrifici, potete scordarveli, perchè già ci sono carenze, ma non ci saranno piu’, saranno nel completo abbandono PER CARENZA DI TUTTO.

    Aldilà di tutte le polemiche e limitandoci ad applicare l’aritmetica, della serie 2+2=4 e 4:2=2, se rispetto a 10-20 anni fa il patrimonio boschivo e/o forestale della Sicilia è andato letteralmente in fumo, il 50% dei forestali e della forestale è in sovranumero e non serve più. Andrebbe, pertanto, “congedato” in attesa, di essere riassunto, quando, magari, fra ulteriori 10-20 anni sarà ricresciuto il suddetto patrimonio boschivo. Con i soldi risparmiati si potrebbero rimpinguare mezzi e personale dei Vigili del Fuoco, che sono, in ultima analisi, parafrasando il motto Dell’Unità Di Analisi Comportamentale di Quantico negli USA (ex VICAP), che si occupa della caccia ai serial killers:”…L’ultima barriera, l’ultimo distaccamento, sentinelle alle porte dell’inferno cui non è concesso fallire…!”

    sono rimasti ancorati alla canzoncina famosa ed ai Giletti vari ed ai luoghi comuni e non li smuove nessuno
    ————————————
    Aveva una casetta piccolina in Canadà,
    con vasche, pesciolini e tanti fiori di lillà,
    e tutte le ragazze che passavano di là
    dicevano: “Che bella la casetta in Canadà!”

    cara redazione noto con dispiacere che ogni tanto vengo cassato, vabbè non fa niente le notizie allarmistiche o meno le puo’ controllare lei di persona basta che qualcuno le faccia vedere le ortofoto scattate nel 1989 o giu di li e quelle scattate nello stesso periodo del 2019, vediamo che dove non vi sono stati incendi la copertura arborea non solo è cresciuta in altezza, ma si è anche infoltita ed intensificata, quindi passando in tema del presupposto del tema inquinamento la CO2 non e’ tossica, visto che noi stessi la emettiamo respirando, ed è assorbita con il ciclo degli alberi, gli inquinamenti delle auto quindi non sono insiti nella CO2 MA nelle polveri, nel ciclo purtroppo c’è anche lo zolfo ed altro, questi sono gli inquinanti, non la CO2 che si possono evitare scegliendo carburanti ecologici a base di olio vegetale e alool, ma la tencica e gli interessi in genere non vogliono, poi ritornando all’altro fattore ortofoto, quando avrà l’opportunità di vederle noterà che negli anni è scomparso/a una grande attore/ice che perdurava anche in quel periodo degli scatti, vedere per credere, quindi incendi o meno, visto che questi terreni sono comunque preclusi per almeno 10 anni da qualsiasi attività, ed erano boschi, in TEORIA lex Azienda foreste con gli operai odierni e ovviamente con nuove risorse, il governo regionale vincola in una sorta di occupazione temporanea le particelle percorse da incendio a Zero euro, questo occupazione pero’ è da far rientrare nei piani triennali dell’ex Azienda Foreste (oggi sviluppo Rurale) e sia con l’Esa e consorzi, magari sotto un unica Regia coordinata a livello Provinciale e un altra Regia che le coordina a Livello regionale, ripristinare tutti quei terreni appunto bruciati, i vivai forestali ci sono, le piantine si possono far sviluppare, l’esa si occuperebbe con i trattori a sistemare strade per poter arrivarci etc etc, ed in men di 10 anni potremmo riavere un patrimonio boschivo di tutto rispetto, e decidere di ritornare ai vecchi proprietari LADDOVE ESISTONO i terreni, oppure tornare i terreni boscati e i proprietari dovranno osservare determinate prescrizioni, oppure lasciarli e trasferirli direttamente alla Regione, perchè stiate tranquilli che vi sono terreni e terreni lasciati all’abbandono con tanti eredi almeno 10 o 20 che non sanno nè dividerli ne sanno che farsene, oppure non li hanno mai trasferiti nelle successioni per dimenticanza e sono passati decenni, per fare questo basta riunirsi con buon senso e fare una legge chiara, semplice, perchè in effetti vedo linee guida PSR della cimunità europea redatte dalla regione che fanno rabbrividire, fanno acqua da tutte le parti, mentre le stesse misure in altre regioni sono dettagliate, minuziose, chiare e semplici, non riuscite a fare linee guida decenti?? FATE IL COPIATO, ma fatelo bene, e non fate linee guida che si interpetrano in mille, mille modi. ci sarebbe tanto da poter disquisire, ma sorvoliamo

    Gaspare guardi che l’esercito dei forestali di cui parla ( si vada a vedere quanti sono gli appartenenti in forza al Corpo Forestale e quanti invece sono lavoratori stagionali a 78 e 101 giornate ) non prendono un euro in più di stipendio se stanno a spegnere incendi rispetto a quando stanno seduti comodamente nelle postazioni in attesa. Lo stesso vale per il personale aereo. Quindi ci dice lei chi ci guadagna visto che da come parla ne sembra a conoscenza….

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