La sua abitazione venduta all'asta| Firme e sit-in per nonno Mariano - Live Sicilia

La sua abitazione venduta all’asta| Firme e sit-in per nonno Mariano

Daniele Lucido con la sorella nell'abitazione di via Diana

La casa di Partanna è stata acquistata da una parente. Il Web si mobilita per la famiglia Lucido.

PALERMO - IL CASO
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PALERMO – Sono già centinaia le firme per dire “no” allo sfratto di Mariano, la moglie Filippa e delle due figlie dalla casa di Partanna Mondello. Una petizione è infatti stata lanciata sul Web per aiutare la famiglia Lucido, che rischia di perdere la propria abitazione di via Diana. L’invito sulla pagina Facebook “Tutti uniti per nonno Mariano” è anche quello di scendere in piazza per aiutare i due anziani disabili a rimanere nell’appartamento. “Voglio morire qui”, dice ormai da tempo il papà di Daniela Lucido, insegnante cinquantenne, che dal 2013 lotta per permettere ai propri genitori di non andare via.

La vicenda ha origini lontane nel tempo e sarebbe stata alimentata negli anni da controversie per questioni legate ad eredità immobiliari. E’ stata una parente ad aggiudicarsi la casa, “messa all’asta dopo il pignoramento – spiega l’insegnante -. Avremmo dovuto pagare ventimila euro circa di spese legali, visti i procedimenti civili che abbiamo affrontato, ma la nostra richiesta di rateizzazione è stata rifiutata e questo è il risultato. I miei genitori non possono muoversi, non hanno un’altra casa in cui andare. Mia sorella è invalida al 76 per cento per una malattia degenerativa, io sono una precaria”.

Una storia paradossale degenerata negli anni, fino allo sfratto esecutivo che negli ultimi mesi è già stato rimandato più volte. Lo sgombero, ufficialmente, doveva essere eseguito per “l’imminente pericolo di crollo”, ma l’ordinanza non sarebbe stata coerente con i rilievi tecnici e con un sopralluogo dei vigili del fuoco che non hanno rilevato nulla di grave. Per questo l’ordinanza è poi stata sospesa, ma la procedura dello sfratto è andata avanti, mentre la famiglia Lucido è ricorsa in appello e la sentenza si conoscerà nei prossimi giorni.

La scorsa settimana il custode giudiziario e le forze dell’ordine si sono nuovamente recati in via Diana per l’esecuzione: lo sfratto è stato posticipato di un mese, ma è stato deciso di nominare un amministratore di sostegno per Mariano e la moglie, entrambi in precarie condizioni di salute. “Il 5 aprile si svolgerà l’udienza per confermare l’amministratore di sostegno esterno – si legge nella pagina Facebook in cui si invita alla partecipazione di massa – Il 6 aprile alle 10.30 si svolgerà invece l’udienza per decidere la sospensione del decreto di trasferimento. Tutto questo si svolgerà al Tribunale di Palermo. Sarebbe un’ottima occasione di presidiare la piazza e manifestare per una raccolta firme da inviare al Consiglio di Stato o al Presidente della Repubblica. Aiutiamo nonno Mariano”. 


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