La tragica morte di Provvidenza| Tre condanne e otto assoluzioni - Live Sicilia

La tragica morte di Provvidenza| Tre condanne e otto assoluzioni

Provvidenza Grassi

Il corpo della donna fu ritrovato sei mesi dopo l'incidente stradale

PALERMO – Tre condanne e otto assoluzioni fra dirigenti e tecnici del Cas al processo sull’omicidio colposo di Provvidenza Grassi. La donna morì la notte tra il 9 e il 10 luglio del 2013. Aveva 27 anni. Perse il controllo della sua Fiat 600 sulla tangenziale A20, precipitando dal viadotto Bordonaro. Il suo corpo fu ritrovato soltanto nel successivo mese di gennaio.

La prima sezione penale del Tribunale di Messina, presieduta da Letteria Silipigni, ha inflitto un anno ciascuno di carcere all’ex dirigente generale Maurizio Trainiti e al dirigente Letterio Frisone (con la sospensione condiziona della pena). Condanna di due anni per il funzionario Gaspare Sceusa. Erano imputati per omicidio colposo: non avrebbero messo in sicurezza l’autostrada A20

Assolti con la formula perché il fatto non sussiste tutti gli altri imputati, fra dirigenti, commissari straordinari e tecnici. Si tratta di Antonino Minardi, Matteo Zapparata, Antonino Gazzara, Patrizia Valenti (assistita dall’avvocato Giampiero Santoro), Anna Rosa Corsello e Calogero Beringheri, Benedetto Dragotta e Mario Pizzino.

Il Tribunale ha riconosciuto il diritto al risarcimento in favore dei genitori della vittima, Giovanni Grassi e Maria Pilato Barrara, della sorella Giovanna, del marito Giacomo Zinna e al fidanzato Fabio Lo Schiavo. Gli imputati dovranno pagare una una provvisionale in favore dei genitori, mentre il danno complessivo sarà stabilito in sede civile.

L’inchiesta chiamò in causa i vertici del Consorzio su strade siciliane, che fu citato a processo come responsabile civile per omessa vigilanza sulle condizioni di sicurezza e gli interventi di manutenzione.

Per mesi della povera ragazza non si seppe nulla. Si parlò di misteriosa sparizione. Poi il ritrovamento del suo corpo incastrato fra le lamiere.

 


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