CATANIA – La Uil Temp@ Sicilia ha confermato Giancarlo Mattone alla guida della Segreteria, composta anche da Danilo Borrelli e Giusy Strazzeri. Tesoriere, Luisella Lionti. L’organizzazione Uil dei lavoratori temporanei, autonomi, atipici e partite Iva ha tenuto oggi – venerdì 6 – il congresso regionale a Catania, nell’hotel “Parco degli Aragonesi”. Presenti anche Magda Maurelli, segretaria nazionale UilTem.p@, e i segretari regionale e provinciale Uil Claudio Barone e Angelo Mattone.
Nella sua relazione, Giancarlo Mattone ha ricordato tra l’altro “la vicenda dei lavoratori ex ASU, precari da più di 20 anni, che continuano a vivere con l’incertezza la loro futura condizione lavorativa”. “Ad oggi – ha aggiunto – la mobilitazione di lavoratori e sindacati ha permesso di ottenere una proroga fino al 2016 del loro utilizzo e proprio nei giorni scorsi, dopo una serie di intollerabili rinvii, è stata sbloccata la norma che consente di pagarne gli stipendi.
La nostra proposta, ora, è quella di favorire l’utilizzo di tutti gli Asu in settori utili all’intera collettività. Sono essi stessi a chiederci che venga definitivamente valorizzata la loro dignità sociale e lavorativa. Considerando che la Sicilia dispone di un patrimonio artistico, culturale, storico e paesaggistico di assoluto rilievo a livello nazionale, si dovrebbe incentivare l’utilizzo di tali lavoratori per consentire la diffusione, la fruizione e lo sviluppo dei nostri siti spesso chiusi, se non addirittura inutilizzati, per carenza di personale”.
“Altrettanta attenzione – ha proseguito Giancarlo Mattone – deve essere dedicata all’ormai datata vertenza dei Co. Co. Co ex Lsu delle scuole siciliane. A fronte di quasi mille lavoratori su base nazionale, più della metà sono dislocati nella nostra Isola e ormai da troppi anni vivono una precarietà insostenibile. La loro stabilizzazione dovrebbe essere un atto dovuto, considerando che l’utilizzo di contratti di collaborazione ed a progetto è legittimo solo quando giustificato da ragioni oggettive legate ad esigenze produttive ed organizzative dei datori che vi ricorrono”.
Il segretario regionale Uil Temp@ ha concluso: “A queste vertenze potrebbero presto aggiungersi decine di altre crisi aziendali nel settore dei call-center, che solo in Sicilia occupa oltre 15 mila persone. Lavoratori che adesso temono le politiche di delocalizzazione all’estero delle attività dei call-center. O ancora le vicende dei lavoratori della Formazione Professionale siciliana, circa 10 mila, senza stipendio da oltre un anno. Occorre che il mondo della politica, per certi aspetti anche quello sindacale, prenda atto che con le promesse non si va avanti. e’ necessario intervenire con misure concrete di sostegno all’occupazione e all’economia della nostra regione, del nostro Paese”.