CATANIA – Restano in carcere i quattro presunti assassini di Daniele Di Pietro, crivellato da almeno 10 colpi lo scorso mercoledì 17 settembre. Il Gip ha convalidato i fermi per Antonino, Michele e Davide Celso, rispettivamente di 42, 38 e 23 anni. Anche il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale dei Minorenni ha emesso il provvedimento di convalida per il minorenne, congiunto dei tre fratelli.
I carabinieri sono arrivati all’identità dei presunti mandanti e sicari poche ore dopo l’assassinio del 39enne. Già nella notte il minorenne era stato sottoposto allo stub per rilevare eventuali tracce di polvere da sparo. Fondamentale per l’esito dell’indagine i risultati degli accertamenti che in questo momento stanno svolgendo nei laboratori dei Ris di Messina. L’agguato di viale Bummacaro, poi, ha provocato un escalation di violenza da parte dei familiari della vittima. Nella notte tra mercoledì 17 e giovedì 20 settembre è stato appiccato un incendio ad una panineria riconducibile alla famiglia Celso. Bruciati anche alcuni scooter. E poi, sabato notte la bomba rudimentale posta davanti l’abitazione del padre dei fratelli Celso, Agatino. Solo il provvidenziale intervento degli artificieri, che hanno disinnescato l’ordigno, ha evitato conseguenze tragiche.
Giovedì pomeriggio i quattro fermi erano già stati spiccati dalla Procura di Catania. Alle 15.15 due dei fratelli e il minorenne, sentendo il fiato sul collo degli investigatori e sapendo di non avere scampo, si sono presentati alla Compagnia di Fontanarossa. A far scattare una scelta quasi obbligata, anche gi atti intimidatori subiti dalla famiglia Di Pietro. A mezzanotte, seguendo l’esempio degli altri due, si è presentato ai militari l’ultimo dei tre fratelli Celso.
E’ durato molte ore l’interrogatorio da parte del pm titolare dell’inchiesta Marisa Scavo: Daniele Celso ha detto, e lo ha riconfermato ieri al Gip, di aver agito da solo, di aver sparato prima con una pistola e poi con un’altra. Una versione che non aveva convinto gli inquirenti, e visto l’esito delle udienze di convalida anche i Giudici. I quattro sono accusati di omicidio in concorso.
I familiari dei fermati, che sono entrati in un programma di protezione, sono stati trasferiti in una località protetta per sicurezza.