L'allarme della Uil: | "A Pantano 14 posti a rischio" - Live Sicilia

L’allarme della Uil: | “A Pantano 14 posti a rischio”

Il sindacato interviene a proposito del prossimo capitolato d’appalto per la gestione dell’Officina dei mezzi di Nettezza urbana: “Un paradosso, anche in considerazione del ruolo sempre più centrale dell’ente locale nella gestione del servizio di igiene urbana”, spiegano.

Lo scontro
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CATANIA. In una nota, la Uil lancia l’allarme relativamente al prossimo capitolato d’appalto per la gestione dell’Officina dei mezzi di Nettezza urbana, a Pantano d’Arci: “Un paradosso, anche in considerazione del ruolo sempre più centrale dell’ente locale nella gestione del servizio di igiene urbana”, afferma il segretario provinciale della Uilm, Matteo Spampinato che denuncia: “I nostri timori, ora confermati da informazioni direttamente assunte da questa organizzazione sindacale, sono fondati e consentono di affermare che il Comune licenzia 14 lavoratori, prevedendo la riduzione degli addetti all’Officina da 38 a 24”.  Spampinato prosegue: “Questo taglio, per noi inaccettabile, rischia di penalizzare ulteriormente la Città privandola di risorse umane e professionali innegabili. La nostra decisa contrarietà a questa iniziativa nasce, poi, anche dal fatto che possono essere assunte soluzioni alternative, se solo il sindaco Raffaele Stancanelli e i suoi collaboratori volessero per una volta ascoltarci confrontandosi con i rappresentanti dei lavoratori”. “Se, infatti, l’obiettivo è quello di contenere le spese – esclama il segretario dell’organizzazione dei metalmeccanici Uil – noi abbiamo una proposta che consentirà maggiori risparmi, concentrando nell’Officina di Pantano d’Arci tutte le attività di manutenzione e riparazione di tutti i mezzi comunali. Vorremmo ricordare, se qualcuno l’ha dimenticato, che la struttura di Pantano d’Arci è proprietà municipale e dispone di locali adeguati, capacità produttive e professionalità capaci di garantire l’obiettivo suggerito dalla Uilm. Si risparmierebbero così gli affitti dei locali di via D’Annunzio e via Palermo, oltre a evitare ulteriori ricorsi a officine esterne cui oggi ricorrono tutti i settori dell’amministrazione comunale con costi elevatissimi”. “Insomma – conclude Matteo Spampinato – chiediamo al sindaco Stancanelli una scelta di buon senso che consenta di coniugare risparmio e salvaguardia occupazionale”.


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