PALERMO – Lampedusa si è trovata negli ultimi due giorni ad affrontare una crisi nei collegamenti, sia marittimi che aerei, che sta mettendo a dura prova la continuità territoriale dell’isola. Un guasto al traghetto di linea e l’esaurimento dei posti sui voli stanno creando disagi enormi per residenti, turisti e per l’economia locale.
Traghetti in panne e proteste
La situazione è precipitata nella serata di mercoledì 28 maggio, quando il traghetto che sarebbe dovuto partire da Porto Empedocle per Lampedusa non ha potuto salpare a causa di un guasto. L’altro traghetto della stessa compagnia, Caronte & Tourist, previsto per la mattina di giovedì 29 alle 9, è rimasto ormeggiato per il giorno di riposo. Questo ha lasciato a terra centinaia di passeggeri e ha impedito ai pescatori lampedusani di inviare il pescato in Sicilia, causando danni significativi all’economia locale.
Totò Martello, presidente del consorzio della pesca lampedusano e capogruppo all’opposizione in Consiglio comunale, ha espresso con forza il suo disappunto: “È una vergogna che il sindaco delle Pelagie e il prefetto di Agrigento non abbiano imposto alla compagnia di navigazione di far partire la nave per portare duecento passeggeri bloccati a Porto Empedocle, i camion delle derrate alimentari per l’isola, e prendere il pesce dei pescatori”.
Martello ha annunciato la richiesta di una convocazione straordinaria del Consiglio comunale per denunciare Caronte & Tourist, accusandola di non essere in grado di garantire la continuità territoriale e di contribuire ad affossare l’economia delle Pelagie.
Il sindaco Mannino: “Posti aerei esauriti”
La situazione non è migliore per quanto riguarda i collegamenti aerei. Il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino, ha lanciato un appello al ministro Matteo Salvini, al presidente della Regione Renato Schifani e all’assessore regionale a Infrastrutture e Mobilità Alessandro Aricò, affinché intervengano con urgenza.
“È emergenza continuità territoriale aerea”, ha dichiarato Mannino. Oltre al problema della prossima scadenza del servizio e alla mancata programmazione dei collegamenti oltre il mese di ottobre 2025, la prospettiva di un’interruzione anche temporanea dei collegamenti rappresenta una minaccia reale al diritto fondamentale alla mobilità e all’accessibilità dei nostri territori, già duramente provati da condizioni di insularità e marginalità”.
Il sindaco ha sottolineato la necessità di agire immediatamente: “Si deve procedere sin da subito con un potenziamento dei collegamenti in funzione delle reali esigenze delle nostre comunità, soprattutto in occasione dei picchi stagionali: festività, ponti, alta stagione estiva”.
Mannino ha chiesto l’urgente convocazione di un tavolo tecnico per risolvere la contingenza del momento e per avviare la definizione di un nuovo contratto di servizio pubblico che garantisca una continuità territoriale stabile e strutturata nel medio-lungo periodo, attraverso una pianificazione condivisa e sostenibile, e garantendo innanzitutto la mobilità di chi vive nelle isole.