LAMPEDUSA – C’è anche un neonato, che ha viaggiato insieme allo zio, fra i 32 migranti giunti a Lampedusa dopo essere stati soccorsi dalla motovedetta Cp319. Una donna, che non sta bene, è stata già accompagnata al Poliambulatorio di contrada Grecale dove i medici la stanno sottoponendo a visite: sembra essere disidrata e infreddolita.
Il barchino di 6 metri, partito da Sfax, in Tunisia, alle 20 di mercoledì, è stato agganciato mentre era alla deriva, privo di motore. I migranti hanno dichiarato di essere originari di Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Ghana e Guinea.
Se ogni famiglia italiana ospitasse un fratello in fuga da fame e guerre non si porrebbe alcuna limitazione di carattere numerico ad una accoglienza estesa da parte del nostro paese, a maggior ragione quando abbiamo a che fare con un resto d’Europa totalmente insensibile al problema immigrazione.