L'antimafia in chiave di violino |Alla Foss arriva la Grasso - Live Sicilia

L’antimafia in chiave di violino |Alla Foss arriva la Grasso

Gianni Silvia e Valeria Grasso durante la conferenza stampa - foto courtesy Antonio Melita

La nuova sovrintendente si è insediata: "Sono qui per diffondere la cultura della legalità e rilanciare l'orchestra". Polemica sul fratello nominato consulente: "Ma non riceverà uno stipendio".

La presentazione
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PALERMO – “L’Orchestra Sinfonica é una grande bellezza e io mi impegnerò per risollevarne le sorti”. Valeria Grasso, imprenditrice e testimone di giustizia, é il nuovo sovrintendente della Foss. Una nomina che é partita ufficialmente oggi presso il Teatro Politeama, dove la Grasso ha presentato le sue motivazioni e i suoi obiettivi alla stampa, insieme al commissario straordinario della Foss, Gianni Silvia. Un incarico certamente non facile, visto l’ammanco di oltre sette milioni di euro che grava sull’istituzione, ma che la nuova sovrintendente dimostra di voler prendere a piene mani, divulgando innanzitutto – per dirla con la Grasso – la cultura della legalità. Una presenza, quella della Grasso e di Silvia insieme che, come spiega lo stesso commissario straordinario, é sinonimo di “Allarme rosso”.

Ma a sostenere quella che si vuole profilare più come una nomina che come un nuovo incarico, ci saranno 13 consulenti. Alcuni vecchi, altri nuovi. Tra i nuovi arrivati, il fratello Valerio, il suo socio Lucio Norato e l’avvocato Davide Giglio. Ma nessuno di loro percepirà uno stipendio. Il peso del forte debito che mina il bilancio dell’Orchestra Sinfonica si ripercuoterà anche sulla stessa sovrintendente, che, come gli altri, non riceverà alcuna retribuzione. “Se la Foss combatte perché non ci sono fondi, io non posso essere retribuita – spiega -. Io ho giá un lavoro, sono un’imprenditrice e resto tale. Quello che mi trovo oggi ad affrontare é un percorso in linea con la mia scelta e di quella della mia famiglia e mi batterò per continuare su questa strada”.
Una nomina, tra l’altro, che la Grasso non ha accettato subito, ma solo dopo aver parlato con i membri dell’Orchestra. “Quando il dottor Silvia mi ha chiamata – precisa – e coinvolto in questa cosa, in un primo momento non ho accettato, perché abito fuori Palermo e di problemi ne ho già abbastanza. Mi sono convinta solo dopo aver incontrato la Foss e oggi darò tutto il mio impegno per condividere la loro battaglia e far sì che questa torni ad essere una grande Orchestra. Non é detto che ci riuscirò, ma almeno io potrò dire di averci provato”.
Immancabile poi un ampio riferimento alla sua lotta al pizzo. “Dire no alla mafia significa diventare imprenditori più forti. I siciliani non sono solo mafia e sangue e io e la mia famiglia ci crediamo”. “Anche all’interno dell’Orchestra – commenta Gianni Silvia – era necessario determinare un punto di rottura rispetto al passato per rigenerare questa fondazione da un sistema clientelare e mafioso che a Palermo costituisce un elemento che condiziona varie sfaccettature. E Valeria Grasso costituisce la persona giusta al momento giusto”.
Diplomata presso l’istituto tecnico “Luigi Einaudi” di Catania e relatrice in vai corsi sulle tecniche di marketing e comunicazione, La Grasso tiene però a sottolineare la sua passione per la musica e la cultura. “Non ho competenze in materia ma ho quelle di imprenditrice, donna e mamma. Amo però molto la musica e questa sará un’altra bella scommessa”. “É ovvio – conclude – che per certi aspetti certe cose mi scoraggiano, ma io sono sempre la stessa Valeria Grasso che ha lottato contro ogni forma di compromesso e continuerò a farlo”.

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