"Lavoro, Fondi Ue e burocrazia | Il governo faccia la sua parte" - Live Sicilia

“Lavoro, Fondi Ue e burocrazia | Il governo faccia la sua parte”

Livesicilia avvia una serie di interviste con esponenti politici, sindacali e imprenditoriali con l'obiettivo di individuare le priorità per il rilancio dell'economia regionale. Oggi è la volta del capogruppo del Pdl all'Ars: "Serve un tavolo di emergenza sull'occupazione. Ma se Crocetta non viene in parlamento, la strada si fa in salita".

Il capogruppo Pdl Nino D'Asero
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PALERMO – “Se il presidente della Regione decide di non presentarsi nemmeno quando viene convocato dal parlamento, si fa davvero dura”. Il capogruppo del Pdl Nino D’Asero, nei giorni scorsi, ha più volte aperto a un dialogo col governo. “Nessun inciucio, né ribaltino, noi restiamo all’opposizone”, ha precisato il politico catanese. Che però sottolinea lo stato di emergenza gravissima. E fissa tre-quattro punti, tre-quattro interventi che potrebbero vedere la luce entro la fine dell’anno. “Sempre che ci si decida davvero a discutere di cose serie, di lavorare”.

E a proposito di lavoro, ecco la prima delle emergenze da affrontare: “L’occupazione, ovviamente – dice D’Asero – che non si risolve con le parole o i proclami. Bisogna subito creare un tavolo di emergenza attorno al quale far sedere sindacati, imprenditori ed esponenti del governo e del parlamento. E scandagliare ogni possibilità”.

E ancora, gli altri punti “caldi”: “La spesa dei Fondi Ue. Dobbiamo capire, una volta per tutte, perché si va a rilento. Tra l’altro, esistono dei fondi residui che potrebbero ad esempio essere destinati e ai Comuni per riqualificare i centri storici. E penso non a interventi di puro assistenzialismo, ma di progetti che riguardino lavoratori molto qualificati. Parte di quei fondi residui – prosegue D’Asero – potrebbero andare anche a Sviluppo Italia Sicilia per incoraggiare chi vuole fare piccola impresa. Senza contare – prosegue D’Asero – che il ‘tema dei temi’ è quello della nuova programmazione 2014-2020”.

Ma tutto, secondo il capogruppo Pdl passa da una precondizione essenziale: “La burocrazia deve funzionare. Negli uffici si deve comprendere che il ruolo al quale sono destinati è quello di fornire un supporto a chi domanda chiarimenti. Non solo, quindi, di procedere con azioni vessatorie, rinvii, approfondimenti. Oggi, in Sicilia, nessuno vuole prendersi la responsabilità di un procedimento. E così, è tutto bloccato: la Sicilia sta morendo. Serve – aggiunge D’Asero – un vero modello di verifica e sanzioni per chi non si comporta bene”.

Ma le emergenze sono tante. “Serve riavviare il microcredito per le aziende, bisogna risolvere le emergenze di Comuni ed enti locali – diversi Comuni in dissesto, un centinaio in pre-dissesto – e bisognerà ridiscutere dei servizi pubblici locali (acqua, trasporti, rifiuti). E ovviamente bisognerà lavorare a bilancio e Finanziaria”.

Un bel “menu”. “Ma se si lavorasse seriamente – ha detto D’Asero – queste cose potrebbero essere fatte in tre mesi. Certo, se il presidente della Regione non si degna di venire in Aula solo perché pensa di aver risolto la sua partita col Pd, si fa tutto in salita. Noi come opposizione abbiamo già dato segnali di grande responsabilità. Ora tocca al governo”.


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