(R.P.) Signora Grassi, ha ancora fiducia in Raffaele Lombardo?
“Certo, perchè no?”.
Pina Grassi, vedova di Libero, è una donna che ha costruito con coraggio pagine nuove sul dolore, dopo la morte del marito massacrato dai sicari del pizzo per la sua ribellione civile. Qualche tempo aveva dato un giudizio positivo sul governo Lombardo, suscitando polemiche. Noi, oggi come ieri, bussiamo alla sua porta occasionalmente – come nella successiva breve chiacchierata – per avere uno sguardo in più, per conoscere la visuale della signora sulle cose di Sicilia. Il punto di vista sulla figura di Raffaele Lombardo non è mutato. Sostanzialmente.
Signora, avrà letto i giornali. Nel reato contestato al presidente sarebbero coinvolti personaggi poco raccomandabili.
“Ma si sa, no?”.
Che cosa?
“Che Raffaele Lombardo e suo fratello hanno avuto a che fare con ambienti non consigliabili”.
E lei che ne pensa?
“Che si può cambiare. L’ho detto e lo ripeto”.
In concreto.
“Mi ripeto ancora. Io conosco Massimo Russo, Caterina Chinnici e Giosuè Marino. Persone perbene. Per loro metterei la mano sul fuoco”.
Cosa ne discende?
“Non credo proprio che rimarrebbero un minuto di più con Lombardo, se avessero sospetti di sorta. Se loro non si dimettono, io non cambio idea. Come si giudica dall’esterno?”.
A qualcuno il dubbio è venuto. A lei?
“Confermo che mi fido delle persone che le ho citato”.
Perché?
“Scusi, che alternative abbiamo?”.