CATANIA. Si aprirà ufficialmente il 25 ottobre l’udienza preliminare per gli 11 imputati dell’inchiesta antimafia Kallipolis che hanno optato per il rito ordinario. Tra loro spicca il nome di Carmelo Pietro Olivieri, più noto come Carmeluccio, difeso dal legale Salvo Sorbello, ritenuto dagli inquirenti il nuovo reggente del clan Brunetto, dopo la scomparsa nel 2013 del boss Paolo Brunetto. Stesso rito per Giuseppe Calandrino, Alfio Di Grazia, Valerio Di Stefano, Vito Fazio, Alfio Fresta, Leonardo Fresta, Luciano Liuzzo, Paolo Marino, Francesco Pace e Luca Daniele Zappalà. Tutti sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, rapina, spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione e porto illegale di armi. Una scelta, quella del rito ordinario, giunta in seconda battuta.
Ad inizio udienza infatti il gup Daniela Monaco Crea si è pronunciata sulle eccezioni sollevate precedentemente. La trascrizione delle intercettazioni è stata l’unica ad essere accolta. A sollevarla erano stati i legali Salvo Sorbello e Lucia Spicuzza, che lo scorso febbraio, alla conclusione delle indagini preliminari, avevano inoltrato richiesta di trascrizione di una serie di intercettazioni con le forme dell’incidente probatorio. Richiesta rigettata dal gip dopo la fissazione dell’udienza preliminare. Il gup ha invece ritenuto legittima quell’istanza. A quel punto tutti gli imputati hanno chiesto il rito abbreviato condizionato alla trascrizione delle intercettazioni telefoniche. Tutte rigettate. Chi opterà per il rito abbreviato non potrà dunque utilizzare le trascrizioni.
Ha scelto il rito abbreviato l’altro imputato di punta, Salvatore Brunetto, fratello del boss Paolo, assistito dai difensori di fiducia Ernesto Pino e Michele Pansera. Stessa decisione anche per Pietro Galasso e Paolo Patanè. Il gup deciderà se accogliere formalmente la richiesta nella prossima udienza, stralciando in quella sede le tre posizioni. Sempre il 25 ottobre il giudice scioglierà le riserve sulle due richieste di abbreviato condizionato presentate dalle difese di Alfio Patanè e di Alessandro Siligato. Per il primo l’avvocato Lucia Spicuzza ha chiesto di sentire un sottoufficiale dell’Arma su una relazione di servizio datata giugno 2013, per il secondo il legale Giovanni Spada ha chiesto l’acquisizione di alcuni atti. Nella stessa udienza il gup conferirà anche l’incarico ai periti che dovranno trascrivere le intercettazioni compiute dai carabinieri del Comando provinciale di Catania nel corso delle indagini preliminari.