PALERMO– “C’è una nuova consapevolezza tra gli imprenditori e il merito è anche dei magistrati e delle forze dell’ordine. È giunta l’ora di capire che chi si ribella ha lo Stato accanto. È un messaggio positivo, è l’antimafia dei fatti, quella che ci piace”. Così il presidente della commissione Antimafia dell’Assemblea siciliana, Nello Musumeci, in merito all’operazione dei carabinieri che ha permesso l’arresto di 22 persone tra Bagheria, Ficarazzi, Villabate e Altavilla Milicia.
“Quanto ho auspicato, cioè una città normale basata sulla legalità, pian piano si sta realizzando. Il mio plauso va alle forze dell’ordine ma ancora di più ai 36 miei concittadini che hanno trovato il coraggio di denunciare, di non farsi intimidire, di voler lavorare serenamente nella legalità e senza gioghi”. Così il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque del M5s, commentando l’operazione della Dda e dei carabinieri di Palermo che ha portato a 22 arresti per estorsioni. “L’amministrazione sarà sempre dalla vostra parte con azioni concrete e non solo con le parole – dice il sindaco – E’ un momento importante per Bagheria che vede affermare la legalità sul crimine. Il mio appello va a tutti i cittadini: non ci fermiamo, continuiamo a perseguire, in qualsiasi campo, ciò che è giusto e legale per noi e per l’intera comunità”. Per l’assessore alle Attività produttive, Alessandro Tomasello “siamo di fronte ad una nuova era per la nostra città, un’epoca in cui tutti alziamo la testa e non sottostiamo a chi vuole solo il male di Bagheria e dei bagheresi per il proprio tornaconto personale”.
“Anche se per molti anni le infiltrazioni e i condizionamenti di Cosa nostra sono risultati gravi sul tessuto sociale ed economico del territorio della provincia, le indagini odierne, oltre alle operazioni antimafia di questi ultimi anni, registrano dei significativi segnali di resistenza da parte di molti operatori economici”. E’ quanto si legge in una nota di Addiopizzo che ha supportato, assieme ad altre associazioni come Libero Futuro, alcuni degli imprenditori che hanno collaboratori all’operazione della Dda e dei carabinieri di Palermo. “La straordinaria azione repressiva delle forze dell’ordine e dei magistrati, i diversi collaboratori di giustizia e il percorso di affrancamento dal fenomeno estorsivo di commercianti e imprenditori, sostenuto dalle associazioni antiracket – prosegue Addiopizzo – rilevano come anche su questa area della provincia così difficile ci possano essere le condizioni per sgretolare il muro di omertà e voltare pagina. L’azione delle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria e il perseverante lavoro nel territorio condotto dalle associazioni hanno creato una rete di soggetti in grado di offrire competenze, tutele e schermo necessari affinché chi denuncia possa farlo in sicurezza”.
“Grazie al coraggio di chi rifiuta ricatti, grazie a Carabinieri e inquirenti. Bagheria non è cosa loro”. Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, commenta su Twitter l’operazione antimafia a Bagheria.
“È una grande operazione, quella denominata Reset 2, importantissima sotto due aspetti. La gente, gli imprenditori onesti, quella stragrande maggioranza di persone che vede nella mafia la fine di ogni possibilità di riscatto e di sviluppo, e’ scesa in campo con più determinazione e non ha avuto paura di farlo, perché ha fiducia nelle istituzioni e crede convintamente nella legalità”. È quanto ha affermato il ministro Alfano che ha telefonato al Comandante Generale dei Carabinieri, Tullio Del Sette, per complimentarsi per il lavoro svolto. “L’altro aspetto, non meno importante – sottolinea il ministro – è lo straordinario lavoro dei nostri Carabinieri, in particolare del Comando provinciale di Palermo, che oggi hanno inferto un durissimo colpo al mandamento mafioso di Bagheria con 22 provvedimenti restrittivi nei confronti di capi e gregari. Complimenti dunque alla Magistratura e ai Carabinieri per i risultati raggiunti che rappresentano un altro punto a vantaggio della Squadra Stato di cui tutti, a vario titolo, facciamo parte. Tutto questo – ripeto – e’ stato possibile grazie alle ricostruzioni attente e coraggiose di oltre trenta imprenditori locali che hanno trovato la forza di dire ‘no’ al ‘pizzo’ e alle spietate logiche criminali”.(ANSA)