Le sigle occupano l'assessorato | Scilabra: “Non capisco perché” - Live Sicilia

Le sigle occupano l’assessorato | Scilabra: “Non capisco perché”

Una delegazione di 10 sindacalisti hanno occupato pacificamente i locali dell'assessorato al Lavoro di via Trinacria a Palermo. “Andremo via solo se ci buttano fuori e solo quando ci diranno il giorno e l'ora in cui il presidente Crocetta e gli assessori Scilabra e Bonafede ci vorranno ricevere”. E i sindacati annunciano un nuovo sciopero, per giovedì 16 maggio.

PALERMO – Non si placano gli animi delle organizzazioni sindacali che in queste ore stanno occupando pacificamente i locali dell’assessorato al Lavoro di via Trinacria a Palermo. “Vogliamo un incontro risolutivo con il presidente della Regione Rosario Crocetta, l’assessore regionale alla formazione professionale, Nelli Scilabra e l’assessore regionale al Lavoro, Ester Bonafede, per sapere se dal 30 settembre i 19 milioni che devono essere erogati all’interno del Piano Giovani e che sono contenuti nel Piano di Azione Coesione, saranno destinati, così come era previsto, alla governance del mercato del lavoro”. A dichiararlo è Giuseppe Raimondi, sindacalista della Uil che, insieme a una delegazione di 10 lavoratori è stato accolto dal capo della segreteria tecnica dell’assessore Ester Bonafede e da un componente dell’Ufficio di Gabinetto, chiarendo le motivazioni della protesta tenutasi in queste ore, nonostante l’inutile tentativo ieri da parte del Governo regionale di bloccare lo sciopero targato Cgil, Cisl e Uil.

L’assessore Nelli Scilabra infatti sembra non riuscire a dare una spiegazione in merito alla grande agitazione di queste ore: “Le organizzazioni sindacali – ha detto – hanno sempre manifestato la loro preoccupazione per uno stop delle attività e ieri, insieme al presidente della Regione Rosario Crocetta, abbiamo rassicurato i rappresentanti dei lavoratori in tal senso. Al termine dell’incontro abbiamo registrato la soddisfazione da parte di tutte le sigle sindacali rispetto al percorso da noi tracciato. Mi riferisco ai sindacati che oggi hanno manifestato a Palermo come CGIL, CISL e UIL e anche alle altre organizzazioni come COBAS, UGL E SNALS che invece hanno manifestato la loro contrarietà rispetto alle azioni di protesta di oggi. È forse accaduto qualcosa in questa ultima notte? La tensione sociale che ha infiammato i lavoratori della formazione professionale in Sicilia – prosegue l’assessore – è stata dettata da una falsa convinzione secondo cui il settore avrebbe subito uno stop e l’intero comparto si sarebbe ritrovato dentro un sistema di riqualificazione a 600 euro al mese. Favole che hanno generato un’escalation di paura e tensione. Le attività – precisa l’assessore – verranno garantite in continuità senza alcun blocco compatibilmente con le esigenze tecniche del Piano Giovani e le esigenze politiche che ribadiamo prioritarie per il futuro della formazione professionale in Sicilia. La formazione professionale – prosegue la Scilabra – non è la causa della disoccupazione giovanile in Sicilia, ma può e deve incidere in positivo. I 286 milioni di euro che la Regione Siciliana ha investito nel settore, non sono i soldi dei lavoratori, non sono i soldi degli enti e non sono i soldi della politica; si tratta di denaro pubblico che appartiene a tutti i cittadini. Noi vogliamo riformare un sistema che spende quasi 300 milioni di euro e che negli ultimi quattro anni – conclude l’assessore – ha inserito quasi 8.000 lavoratori nonostante i tentativi mal riusciti di bloccare le assunzioni”.

La replica dei sindacalisti e dei lavoratori arriva puntuale: “Le dichiarazioni della Scilabra sembrano provenire da una persona assente al tavolo di ieri in Presidenza. Cgil, Cisl, Uil non hanno espresso affatto soddisfazione all’incontro e hanno subito scritto un documento diffuso con tutti i mezzi d’informazione. Si è lontani ancora perfino dal garantire la regolarità del funzionamento degli uffici per sbloccare le procedure ed effettuare i pagamenti agli enti in regola, in modo da consentire di pagare gli stipendi arretrati.

Questo atteggiamento peronista dell’assessore alla Formazione professionale – aggiungono i sindacati – è inaccettabile. Inoltre è grave che gli assessori competenti (Formazione e al Lavoro) si limitino a convocare noi lavoratori, in prossimità dello sciopero, solo per rabbonire e tentare di fermare la protesta. Restiamo in attesa di fatti concreti – concludono i sindacati – rispettosi delle funzioni sociali ricoperte, ma in tempi compatibili con la gravità della situazione”.

Il prossimo giovedì 16 maggio si terrà lo sciopero generale del settore e una manifestazione regionale a Palermo con un corteo che alle 9,30 partirà da piazza Marina per giungere a Palazzo D’Orleans, mentre i 1.800 lavoratori degli Sportelli Multifunzionali si asterranno dal lavoro già a partire da lunedì 13.



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